Australia: pronto lo "zaino del pellegrino" per la GMG di Sydney
Sono oltre 275mila gli zaini destinati ai pellegrini che parteciperanno alla prossima
Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Sydney, in Australia, dal 15 al 20
luglio. Ed alla loro preparazione si stanno dedicando, come volontari, gli studenti
delle scuole superiori dell’intera città: attualmente, sono 2.500 i ragazzi coinvolti
nel servizio, che andrà avanti per tutto il mese di giugno. Il centro di preparazione
degli zaini è situato nel sobborgo di Granville ed è composto da 14 punti operativi.
“Siamo davvero contenti di avere tra noi i giovani di Sydney, impegnati in un compito
così importante in preparazione dell’evento” ha detto Geoff Morris, direttore del
‘Servizio pellegrini’ della GMG. “Tutto questo – ha aggiunto – è il perfetto esempio
di come le scuole, le parrocchie e le comunità stiano lavorando tutte insieme per
una causa comune. E questo è il vero scopo della GMG”. Nei 200mila zaini già pronti,
i pellegrini troveranno diversi oggetti, tra cui una coroncina del Santo Rosario,
il libro della GMG 2008, una penna, una bandana, il ‘Passaporto del pellegrino’ contenente
un buono-acquisto spendibile all’aeroporto di Sydney, un poncho, una coperta, una
bottiglia d’acqua e una torcia. “Mi ero posta come obiettivo la preparazione di 7mila
zaini al giorno – ha detto Lina Maroun, coordinatrice del deposito della GMG – Invece,
nella prima giornata di lavoro, gli studenti ne hanno preparati 8mila e nella seconda
ben 10mila!”. “I ragazzi – continua – ora hanno davvero la consapevolezza del significato
della GMG 2008. E sono entusiasti di partecipare ai preparativi di questo evento”.
La maggior parte degli zaini verrà distribuita nei circa 400 centri di accoglienza,
situati a Sydney e dintorni, in cui i pellegrini si recheranno a luglio. Altri zaini
saranno inviati a Melbourne, Brisbane e Canberra dove, una settimana prima della GMG,
si svolgeranno numerose celebrazioni di preparazione. Altri zaini, infine, verranno
donati agli studenti volontari, come segno di gratitudine per il loro impegno. (I.P.)