Nel mondo sono oltre 200 milioni i minori costretti a lavorare
Circa 218 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 17 anni in tutto il mondo,
concentrati soprattutto nell'Africa sub-sahariana, sono costretti a lavorare. Di questi,
74 milioni sono coinvolti in attività considerate pericolose e 165 milioni hanno un
età compresa tra i 5 e i 14 anni. Sono le stime diffuse dall'Organizzazione Internazionale
del Lavoro (OIL), in occasione della vigilia alla Giornata internazionale contro il
lavoro minorile. “Istruzione: la risposta giusta al lavoro minorile” è il tema scelto.
Infatti, la OIL ha calcolato la presenza di 72 milioni di bambini nel mondo non scolarizzati
e che le bambine hanno meno possibilità di istruzione rispetto ai coetanei maschi.
“Estendere l’accesso a un’istruzione gratuita e obbligatoria è fondamentale per ridurre
il fenomeno del lavoro minorile”, si legge nella nota diffusa dall’agenzia Sir. Anche
il recente rapporto globale dell’OIL fa notare che l’istruzione universale fino ai
14 anni ha contribuito all'eliminazione del lavoro minorile in molti Paesi. Infatti
– precisa l’agenzia – si è registrato un leggero calo dello sfruttamento minorile
al lavoro, rispetto agli anni precedenti. (B.B.)