2008-06-11 12:36:24

MYANMAR Nuovi contributi da Aiuto alla Chiesa che Soffre



YANGON, 11giu08 - Sulla base degli ultimi aggiornamenti ricevuti dalla Chiesa locale, l’Opera “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha stanziato ulteriori 80.000 euro – destinati all’arcidiocesi della capitale Yangon e alla diocesi di Pathein – affinché possano procedere ai primissimi interventi per far tornare in uso le chiese e le primarie strutture religiose. Con questo contributo, il totale degli aiuti fatti giungere da ACS nel Myanmar a seguito del ciclone Nargis, raggiunge i 110.000 euro. L’arcivescovo di Yangon, monsignor Charles Bo, ha affermato che non è ancora possibile fare una valutazione precisa della situazione, perché alcune zone sono tuttora irraggiungibili. «Vista l’enormità dei danni, queste somme sono soltanto l’inizio di aiuti ancor più consistenti», ha dichiarato Pierre-Marie Morel, Segretario generale di ACS.
Prima possibile si interverrà quindi per riparare chiese e conventi riusciti a rimanere in piedi al passaggio del ciclone e che, in queste settimane, si sono spesso trasformati negli unici rifugi per coloro che hanno perso tutto. «Sacerdoti e suore – ha affermato monsignor Bo - si stanno adoperando instancabilmente per assistere la popolazione».
Nel territorio della diocesi di Pathein – che si trova sul delta del fiume Irrawaddy, una delle regioni più devastate dal ciclone – una situazione particolare è quella dei villaggi di etnia Karenes, per lo più praticanti religioni cristiane. «Di fatto, queste zone sono state escluse dagli aiuti governativi», ha dichiarato ad ACS una fonte locale. Ad Aima, in particolare, un sacerdote diocesano, un religioso e tre suore, hanno accolto la gente nel locale Centro parrocchiale e un campo di sfollati dipende esclusivamente dagli aiuti della diocesi.
(Acs-MANCINI)








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