Milioni di studenti senza scuola nella regione cinese colpita dal terremoto
Oltre 7mila scuole distrutte, 3mila danneggiate e diversi milioni di scolari senza
istituto: è il bilancio del terremoto che, lo scorso 12 maggio, ha colpito la provincia
cinese del Sichuan. A renderlo noto è l’UNICEF, al termine di una missione esplorativa
al fianco delle autorità governative. Per facilitare la ripresa delle attività scolastiche,
l'agenzia ONU per l’infanzia ha già fornito 1.200 tende, 60mila kit scolastici per
alunni e 2mila per gli insegnanti, oltre a 50mila paia di scarpe, giacche e indumenti
da bambino e 4mila sacchi a pelo. Ma non è sufficiente: sono necessari almeno altri
30 milioni di dollari, per gli interventi d'emergenza ed i successivi programmi di
ricostruzione. Le priorità rilevate durante la missione esplorativa sono l'allestimento
di ripari temporanei, l'installazione di gabinetti e infrastrutture idriche, la fornitura
di materiale didattico e la formazione del personale scolastico affinché sia in grado
di gestire i traumi subiti dai bambini. Intanto, il ministero dell'Istruzione cinese
ha disposto un accurato controllo delle misure antisismiche su tutti gli istituti
scolastici del Paese. Sarà verificata la sicurezza di tutti gli edifici e i campus
scolastici, annunciano i media locali, con particolare attenzione per quelli costruiti
prima del 2001. (B.B.)