2008-06-11 15:46:47

Messaggio al Paese dei vescovi del Mozambico: forti segni di speranza ma occorre agire per combattere Aids e povertà


In un messaggio sulla vita sociale del Mozambico, ripreso dall'Agenzia Fides, i vescovi del Paese africano danno conto "dell'esistenza di numerosi segni di speranza, come risultato di scelte effettuate dai responsabili della gestione degli affari pubblici. "Come risultato di queste scelte politiche - scrivono i presuli - notiamo il miglioramento delle linee di comunicazione, attraverso la costruzione, la manutenzione e il ripristino di strade e ponti, l'aumento delle infrastrutture sociali, con particolare attenzione all'espansione della rete scolastica, all'ampliamento dell'insegnamento superiore, con la creazione di istituti superiori e di università in tutte le province del Paese. Lo stesso avviene per quel che concerne la rete telefonica ed elettrica. E' infine lodevole l'ampliamento della rete sanitaria, a volte da parte dello Stato, in altri casi con il sostegno di diversi partner, tra i quali vi è la Chiesa cattolica". Tra i protagonisti di questa rinascita mozambicana vi sono le donne, sottolineano i vescovi: "impegnate in compiti e ambiti diversi. La popolazione femminile in Mozambico - sottolineano - deve però essere proporzionalmente più visibile, soprattutto per l'unico e insostituibile ruolo delle donne come agenti d'educazione per le generazioni presenti e future e, in molti casi, come il primo responsabile della produzione e della gestione di beni e servizi domestici a favore di tutta la famiglia". La Conferenza Episcopale esprime preoccupazione per i frequenti disastri naturali che colpiscono il Paese chiedendo al governo uno sforzo maggiore per prevenirli e far fronte alle loro conseguenze. Particolarmente drammatica rimane inoltre la diffusione dell'Aids, soprattutto per l'alto numero di bambini che hanno contratto la malattia dalla madre. I Vescovi esortano il governo a fornire cure adeguate ai malati e a iniziare la produzione di farmaci antiretrovirali. Allo stesso tempo, ricordano la posizione della Chiesa per prevenire l'ulteriore diffusione del virus HIV: vita sessuale responsabile, astinenza per i non sposati, fedeltà matrimoniale. (R.P.)







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