Messaggio al Paese dei vescovi del Mozambico: forti segni di speranza ma occorre agire
per combattere Aids e povertà
In un messaggio sulla vita sociale del Mozambico, ripreso dall'Agenzia Fides, i vescovi
del Paese africano danno conto "dell'esistenza di numerosi segni di speranza, come
risultato di scelte effettuate dai responsabili della gestione degli affari pubblici.
"Come risultato di queste scelte politiche - scrivono i presuli - notiamo il miglioramento
delle linee di comunicazione, attraverso la costruzione, la manutenzione e il ripristino
di strade e ponti, l'aumento delle infrastrutture sociali, con particolare attenzione
all'espansione della rete scolastica, all'ampliamento dell'insegnamento superiore,
con la creazione di istituti superiori e di università in tutte le province del Paese.
Lo stesso avviene per quel che concerne la rete telefonica ed elettrica. E' infine
lodevole l'ampliamento della rete sanitaria, a volte da parte dello Stato, in altri
casi con il sostegno di diversi partner, tra i quali vi è la Chiesa cattolica". Tra
i protagonisti di questa rinascita mozambicana vi sono le donne, sottolineano i vescovi:
"impegnate in compiti e ambiti diversi. La popolazione femminile in Mozambico - sottolineano
- deve però essere proporzionalmente più visibile, soprattutto per l'unico e insostituibile
ruolo delle donne come agenti d'educazione per le generazioni presenti e future e,
in molti casi, come il primo responsabile della produzione e della gestione di beni
e servizi domestici a favore di tutta la famiglia". La Conferenza Episcopale esprime
preoccupazione per i frequenti disastri naturali che colpiscono il Paese chiedendo
al governo uno sforzo maggiore per prevenirli e far fronte alle loro conseguenze.
Particolarmente drammatica rimane inoltre la diffusione dell'Aids, soprattutto per
l'alto numero di bambini che hanno contratto la malattia dalla madre. I Vescovi esortano
il governo a fornire cure adeguate ai malati e a iniziare la produzione di farmaci
antiretrovirali. Allo stesso tempo, ricordano la posizione della Chiesa per prevenire
l'ulteriore diffusione del virus HIV: vita sessuale responsabile, astinenza per i
non sposati, fedeltà matrimoniale. (R.P.)