Rapporto SIPRI: aumentano le spese belliche nel mondo
Le spese per le armi da parte degli Stati di tutto il mondo non fanno che aumentare:
+6% nell’ultimo anno, una crescita dell’8% tra il 2005 e il 2006. È la drammatica
fotografia del SIPRI, l’Istituto internazionale di ricerca per la pace, che ha diffuso
oggi i dati del rapporto annuale 2008. Secondo l’istituto, con sede a Stoccolma, i
capi di Stato spendono globalmente 851 miliardi di euro l’anno per la corsa agli armamenti,
mentre hanno deciso di dedicarne solo 6,5 alla risoluzione dell’attuale crisi alimentare,
come emerso nel vertice Fao appena concluso a Roma. Tra le ragioni dell’aumento della
spesa ci sono obiettivi di politica estera quali minacce reali o presunte e il contributo
a operazioni di mantenimento della pace. Secondo lo studio citato dalla Misna, negli
ultimi dieci anni le spese belliche dell’America del Nord sono cresciute del 65%,
del 62 quelle del Medio Oriente, mentre è la Russia con un significativo +13% a trainare
il blocco est-europeo, che ha realizzato il volume di crescita più elevato. I cinque
maggiori fornitori di armi, beneficiari dell’80% degli affari, sono Stati Uniti, Russia,
Germania, Francia e Inghilterra. (R.B.)