2008-06-09 15:12:40

Rapporto Censis\UCSI sulla comunicazione: i giovani tornano a leggere


I ragazzi italiani utilizzano sempre di più i mezzi di comunicazione di massa. E' quanto rilevano Censis ed UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) nel loro settimo rapporto sulla comunicazione, presentato oggi a Roma. il rapporto delinea una realtà fortemente in evoluzione e che, a sorpresa, vede un ritorno dei libri. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3


Cresce l'uso di internet, domina il telefono cellulare e, a sorpresa, anche i libri hanno un posto importante nei consumi mediatici dei giovani italiani. È questa la fotografia che emerge dal settimo rapporto di Censis ed UCSI sulla comunicazione, dal titolo “L’evoluzione delle diete mediatiche giovanili in Italia e in Europa”, presentato oggi a Roma. A stupire non è tanto che il cellulare sia usato praticamente da tutti i giovani - in pratica, il 100 per cento – quanto constatare il dato sulla fruizione dei vecchi supporti cartacei. Il 74,1 per cento dei giovani legge almeno un libro l’anno e il 62 più di tre libri. Oltre il 77 per cento dei giovani, inoltre, legge un quotidiano una o due volte la settimana, mentre quasi il 60 per cento legge almeno tre giornali la settimana. I periodici hanno un’utenza complessiva pari quasi al 50 per cento dei ragazzi. Si registra poi la flessione nell’uso della televisione tradizionale ampiamente compensata dall’incremento, conosciuto in questi anni, dalla tv via satellite. Sentiamo il direttore del Censis, Giuseppe Roma:

 
“Vogliamo mezzi di informazione più obiettivi, meno legati alla politica, vogliamo una televisione che si frammenta in tante televisioni per poterla utilizzare al meglio. C’è un grande incremento della radio e anche della lettura dei libri. Il libro è quello che ha fatto il balzo in avanti più significativo dal 2006 al 2007. Una medialità che non è più orale ma anche scritta e, quindi, più riflessiva. Credo sia la cifra di quest’anno”.

 
Per quanto riguarda un confronto sulla lettura a livello europeo, i ragazzi spagnoli e francesi non solo usano meno Internet, ma leggono anche meno libri dei coetanei europei: almeno tre libri all'anno per il 43,3% degli spagnoli e il 48,1% dei francesi, rispetto al 60,7% dei tedeschi, al 62,1% degli italiani e al 64,5% dei britannici.







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