2008-06-07 12:15:51

La spirituale vicinanza del Papa a quanti partecipano al Pellegrinaggio Macerata-Loreto, dedicato quest'anno a Chiara Lubich


Il Papa ha espresso in un messaggio la sua “spirituale vicinanza” alle oltre 60 mila persone che parteciperanno questa notte al Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che quest’anno festeggia il suo trentennale. Il servizio di Sergio Centofanti.
 
Il Pellegrinaggio, promosso da Comunione e Liberazione insieme alla diocesi di Macerata, alla prelatura di Loreto e ad altre associazioni, è dedicata quest’anno a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari scomparsa nel marzo scorso, e ha come filo conduttore un pensiero di Don Giussani: «Il vero protagonista della storia è il mendicante: Cristo mendicante del cuore dell’uomo e il cuore dell’uomo mendicante di Cristo». Il Pontefice, nel suo messaggio, “auspica che quanti prenderanno parte a una così significativa esperienza di preghiera, che ripropone in modo originale un gesto profondamente sentito dal popolo cristiano, possano fare la gioiosa esperienza di Cristo, Via Verità e Vita, sperimentando la materna intercessione di Maria Madre di Speranza”. Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della CEI, presiederà la Santa Messa di apertura stasera alle 20.30 nello Stadio maceratese di Helvia Recina. A guidare poi il cammino notturno verso la Santa Casa di Loreto sarà la “fiaccola della Pace”, benedetta dal Papa durante l’udienza generale di mercoledì scorso. Un percorso lungo 28 chilometri, scandito dalla preghiera del Rosario, da canti e da testimonianze; si pregherà in particolare per la pace, la giustizia e la libertà religiosa nel mondo. A Loreto i fedeli rinnoveranno infine l’atto di affidamento a Maria. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso “apprezzamento per la manifestazione, che ogni anno - afferma - coinvolge migliaia di persone, in particolare giovani provenienti da diversi Paesi, accomunati dalla condivisione dei valori della pace, della giustizia, della solidarietà e della libertà religiosa”. Ma cosa rappresenta la fiaccola della pace che contraddistingue questo pellegrinaggio? Luca Collodi lo ha chiesto al vescovo di Fabriano-Matelica, Giancarlo Vecerrica, ideatore della manifestazione:RealAudioMP3


R. – Rappresenta la fede, come è già nel giorno del Battesimo, che è una luce per sé e per gli altri, per tutta la vita. Il mio augurio è che questa sera vengano tanti giovani accompagnati da tanti adulti per riaccendere o per tenere viva la fiaccola della fede nella propria persona per essere luce per sé e per gli altri.

 
D. – Ci sono tante fiaccole oggi che si stanno spegnendo nei giovani…

 
R. – Sì, perché la vita di tanti giovani viene sprecata in tanti modi, lo sentiamo attraverso la radio, la televisione, lo leggiamo sui giornali. Io, però, punto sempre sull’aspetto positivo: ci sono tanti giovani che riaccendono la loro vita che è diventata un lucignolo fumigante e che torna a risplendere. Il mio desiderio è che possiamo essere come quello che sarà questa notte attorno alle due quando si accenderanno migliaia e migliaia di fiaccole e si vedrà come il cammino di un popolo è un fiume di luce: l’esperienza cristiana che noi viviamo questa notte diventi per noi e per gli altri un fiume di luce.

 
D. – Mons. Vecerrica, questo pellegrinaggio può aiutare le persone a scoprire il loro senso religioso. Un pellegrinaggio, però, che nasce e va avanti in una realtà di inquietudine sociale. Dal ’78 ad oggi è un elemento che è sempre rimasto nella gente e nella società italiana. Perché?

 
R. – Perché la Chiesa è come un fuoco che riscalda e illumina in mezzo al popolo. La Chiesa ha raccolto sempre le esperienze drammatiche, belle o brutte, della vita. Il pellegrinaggio è un paradigma straordinario, sia della Chiesa che della vita, perché raccoglie tutte le domande della vita e le consegna al Mistero. Infatti, arrivando a Loreto noi consegniamo le domande personali, le domande della vita sociale, culturale, politica; facciamo un elenco straordinario di intenzioni e di preghiere che durante la notte vengono presentate su dei pezzetti di carta e raccolte, e quando si arriva a Loreto vengono bruciate in un braciere di fronte alla statua della Madonna.







All the contents on this site are copyrighted ©.