2008-06-07 15:39:20

Giappone: il Parlamento riconosce il popolo Ainu


Da “aborigeni di Hokkaido” a “popolo indigeno con il suo linguaggio, la sua religione e la sua cultura”. È stata lunga la battaglia della minoranza Ainu, sottomessa dal feudalesimo giapponese nel XVII secolo, per ottenere da Tokyo il riconoscimento delle proprie tradizioni e dei propri diritti. Solo ora, con una decisione storica, il Parlamento ha infatti approvato una risoluzione che di fatto corregge la convinzione culturale-politica del Giappone di essere un'unica omogenea popolazione. Il governo ha “solennemente accettato il fatto che il popolo Ainu è stato discriminato e emarginato nella povertà durante il processo di modernizzazione del Paese” ha dichiarato il segretario e portavoce dell’esecutivo Nobutaka Machimura. E nella risoluzione – informa l’agenzia MISNA – si invita a sostenere iniziative per il recupero della lingua e della cultura Ainu, anche se si escludono risarcimenti economici o un eventuale status speciale. Gli Ainu che vivono oggi soprattutto nell’isola di Hokkaido, loro territorio originario, sono i discendenti di un popolo di cacciatori giunto nell’arcipelago decine di migliaia di anni fa, e una parentela li lega probabilmente ai popoli tibetani e mongolici. Per secoli hanno vissuto in stretta sintonia con l’ambiente dal momento che la religione tradizionale Ainu considera ogni oggetto utile e ogni elemento della natura una divinità in relazione con gli ‘umani’ (tale è il significato del termine ‘Ainu’). Il loro numero oscilla, secondo le diverse stime, dai 24 mila ai 70 mila individui. Il passo fatto dal Parlamento è la naturale conseguenza della firma, lo scorso anno, della Dichiarazione Onu sui popoli indigeni, in cui si riconosce anche questa minoranza tra le popolazioni da tutelare. Ed è stato agevolato dalla prospettiva del prossimo ‘G8’, in agenda per il mese prossimo proprio sull’isola di Hokkaido. (S.G.)







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