Critiche del presidente russo Medvedev agli Stati Uniti per il loro ruolo nella crisi
globale
Un discorso a tutto campo quello pronunciato dal presidente russo, Dmitrij Medvedev,
al Forum economico di San Pietroburgo. Il primo di stampo economico che preannuncia
l’indirizzo che il nuovo capo del Cremlino intende dare alla Russia. Medvedev ha criticato
gli Stati Uniti per il loro ruolo nella crisi globale corrente, mentre ieri al vertice
della CSI, la Comunità di Stati Indipendenti - sempre a San Pietroburgo - si è occupato
di questioni spinose per Mosca, come le relazioni con la Georgia. Nell’incontro tra
Medvedev e Saakashvili, si è discusso di Abkhazia e dell’avvicinamento di Kiev alla
NATO. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
“La Russia
è un giocatore globale. Abbiamo le risorse”. Così Dmitrij Medvedev nel discorso inaugurale
al Forum economico di San Pietroburgo. Nella città baltica, si è radunato il gotha
mondiale delle aziende energetiche. Migliaia di dirigenti delle compagnie con interessi
in Russia sono convenuti per incontri e per firmare nuovi contratti. Si prevede un
volume di accordi per circa 8 miliardi di euro. Il neo capo del Cremlino ha indicato
negli Stati Uniti e nella loro volontà di supremazia come i responsabili dell’attuale
crisi economica mondiale, e nella Russia con le sue vaste risorse energetiche come
una parte della soluzione alla crisi. “E’ precisamente il vuoto - ha detto Medvedev
- tra il ruolo formale statunitense nell’economia mondiale e le sue reali capacità
una delle ragioni principali del presente momento”. Fortemente criticata è stata la
produzione dei biocarburanti, vista come una delle cause della crisi alimentare. Nei
prossimi anni, il Cremlino intende far emergere Mosca come uno dei principali centri
finanziari del mondo ed il rublo come moneta di riferimento regionale. Nel 2008, aprirà
l’attesa Borsa energetica di San Pietroburgo. Secondo Andrew Somers, capo della Camera
di commercio americana a Mosca, intervistato dall’agenzia France Press, molto del
futuro degli investimenti stranieri in Russia dipenderà dalla soluzione della vicenda
giudiziaria della TNP-British Petroleum. Il suo direttore, Robert Dudley, è già stato
interrogato dalla polizia russa.
Petrolio-record Preoccupazione
per l’impennata delle quotazioni del greggio - che ieri si sono portate al record
storico, sfiorando i 140 dollari al barile - è stata espressa dagli Stati Uniti e
le quattro principali potenze economiche dell'Asia: Giappone, Cina, India e Corea
del Sud. Lo si legge nella nota congiunta del cosiddetto G5, il vertice dei cinque
Paesi che pesano complessivamente per la metà dei consumi energetici dell'intero pianeta.
Sulle conseguenze che il caro-greggio ha sulla vita quotidiana, Stefano Leszczynskiha intervistato Mario Deaglio, docente di Economia Internazionale all’Università
di Torino:
R. -
Questa situazione crea difficoltà sempre più pesanti e ad essere colpiti sono soprattutto
quei settori che fanno largo uso del petrolio. In cima alla lista metterei il settore
alimentare, per quanto riguarda soprattutto la panificazione, perchè questo settore
usa due materie prime che hanno forti aumenti: il petrolio - o comunque l’elettricità
per i forni - e la farina, quindi, i cereali di base che anch’essi sono aumentati.
E anche per quanto riguarda il settore della pesca, il prezzo del carburante rappresenta
uno dei costi principali.
D. - Come mai non si parla di bioenergie come
fonti alternative? E’ ancora così sconveniente?
R.
- Non è tanto una questione di essere sconveniente. Queste energie richiedono parecchio
tempo per essere prodotte in maniera massiccia, ma sono quasi tutte totalmente inadatte
a usi di alta potenza, cioè a usi di tipo industriale. Io sono convinto che il migliore
investimento in energia sia nel risparmio di energia. D. -
E’ plausibile una frontiera di prezzo per il petrolio o non esistono?
R.
- Se noi lo teniamo, così come è adesso, il mercato del petrolio è aperto a ogni genere
di speculazione. La prima cosa che si potrebbe fare per raffreddare il meccanismo
è limitare il mercato del petrolio ai soli operatori industriali e, quindi, far sì
che chi vada a comprare il petrolio sia qualcuno che lo usi, o che lo rivenda a un
utilizzatore, e non invece a qualcuno che semplicemente ha soldi da investire. Naturalmente,
se si va oltre questo livello, dovremmo ritornare a dei regimi di prezzi negoziati,
imposti: un regime che ha molte rigidità, ma che garantisce stabilità di breve periodo.
USA-Clinton E’
il giorno dell’addio alla Corsa alla Casa Bianca per Hillary Clinton. Con una grande
festa a Washington, saluterà coloro che l’hanno sostenuta nel duello con Barack Obama
per la nomination democratica. La Clinton offrirà il suo appoggio al senatore
dell’Illinois con il quale ha avuto un incontro sul quale è stato mantenuto uno stretto
riserbo.
Libano-Sarkozy E’ iniziata in Libano la visita del presidente
francese, Sarkozy, che ha incontrato il suo omologo, da poco eletto, il generale Suleiman.
In alcune interviste, il capo dell’Eliseo ha espresso soddisfazione per gli accordi
di Doha che hanno messo fine alla crisi politica nel Paese dei cedri. Sarkozy ha esortato
la popolazione alla riconciliazione e al dialogo, aggiungendo che la fine della crisi
libanese potrebbe aprire una nuova pagina nei rapporti tra Francia e Siria. Per un
commento, ascoltiamo Antonio Ferrari, inviato speciale del Corriere della Sera,
intervistato da Giada Aquilino:
R. -
E’ una dichiarazione importante, da parte del presidente Sarkozy. Non dimentichiamo
che l’ex presidente francese, Chirac, era grande amico del primo ministro libanese,
Rafic Hariri, assassinato il 14 febbraio 2005 in un attentato di cui si sono state
colte le responsabilità degli apparati di sicurezza siriani. E ciò ha creato una situazione
di grande tensione tra Parigi e Damasco, che ha raffreddato anche un certo riavvicinamento
che vi era stato negli anni precedenti.
D. - Quali saranno adesso i
primi nodi da sciogliere per il presidente Suleiman?
R.
- Sono legati innanzitutto alla composizione e alla stabilità di questo governo libanese,
molto allargato, con 30 ministri. La situazione generale sembra essere interessante
dal punto di vista dell’equilibrio trovato, ma anche preoccupante perché l’opposizione
avrà diritto di veto su tutte le decisioni dell’esecutivo. Governare con un’opposizione
che ha diritto di veto su tutto, non credo sia facile. Suleiman, in qualche misura,
se ne dovrà fare garante. E’ chiaro che l’unica possibilità è quella di cercare di
placare le pulsioni più violente e più estremiste che albergano nella società libanese.
Zimbabwe-arresti Clima
di tensione in Zimbabwe, in vista del ballottaggio presidenziale che si terrà a fine
giugno. L’opposizione ha denunciato l’arresto di un parlamentare dopo il divieto di
tenere comizi ad Harare, deciso ieri dal governo Mugabe. Sempre ieri, era arrivato
il richiamo del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il fermo temporaneo
imposto ad alcuni ambasciatori britannici e statunitensi. Da Bruxelles, inoltre, il
commissario europeo agli Aiuti umanitari, Louis Michel, ha chiesto l’eliminazione
immediata della sospensione delle attività delle organizzazioni non governative.
Pakistan-politica Nuova
violenza in Pakistan. Sono cinque le vittime di un attentato tra questi tre poliziotti,
avvenuto nel nord ovest del Paese. A saltare in aria, un ordigno piazzato su una bicicletta.
La deflagrazione ha provocato anche una decina di feriti. Intanto, a livello politico,
il presidente Musharaff ha smentito le voci riguardanti le sue dimissioni alle quali
sarebbe seguito l’esilio.
Sri Lanka-arresti Sono almeno 52 le persone
arrestate dopo il duplice attentato che ieri ha scosso lo Sri Lanka. Dietro gli agguati,
che hanno provocato 24 vittime, le autorità ritengono ci sia la mano delle Tigri Tamil
che da decenni combattono per l’indipendenza del nordest del Paese.
Cina-
lago sismico In Cina, si sta lavorando per far defluire in un canale l’acqua
dal lago formatosi in seguito al terremoto del 12 maggio scorso. L’invaso contiene
circa 220 milioni di metri cubici d’acqua. Sembra al momento scongiurato il pericolo
di esondazione. Nei giorni scorsi, le autorità avevano fatto evacuare per precauzione
dalla zona del Sichuan 250 mila persone.
Tunisia-manifestazione In
Tunisia, è degenerata una manifestazione contro la mancanza di lavoro e il crescente
costo della vita. Durante gli scontri con la polizia, una persona è rimasta uccisa
e altre 18 sono rimaste ferite. La vittima, un ragazzo di 25 anni, è stato colpito
da una pallottola alla schiena.
Kosovo-Thaci Sventato, ieri sera,
un attacco da parte di uomini armati contro la residenza del primo ministro kosovaro,
Hashim Thaci, a Pristina. Le Forze dell’ordine hanno aperto il fuoco ed una persona
sarebbe stata colpita.
Italia-premier Il presidente del Consiglio
italiano, Silvio Berlusconi, al termine del suo intervento davanti ai giovani industriali,
a Santa Margherita Ligure, ha accusato un malore per il caldo in sala. Dopo le cure
di un medico, è tornato nuovamente sul palco per rassicurare i presenti sulle sue
condizioni di salute.
Europei di calcio 2008-Austria-Svizzera Tutto
pronto a Basilea, dove oggi alle 18 si aprirà l’edizione 2008 degli Europei di calcio,
assegnati quest’anno congiuntamente ad Austria e Svizzera. Sarà proprio quest’ultima
ad inaugurare il torneo nella partita contro la Repubblica Ceca. In totale, sono 24
le squadre partecipanti, la finale si disputerà a Vienna il prossimo 29 giugno. Detentrice
del titolo la Grecia.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 159 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.