2008-06-06 15:01:46

Si chiude oggi a Rovereto il Concorso internazionale di composizione "Strumenti di pace"


Si tiene questa sera a Rovereto, all’ombra della storica Campana dei Caduti, il Concerto finale del Concorso Internazionale di Composizione “Strumenti di Pace”. Gustav Kuhn dirige il brano vincitore, scritto da una giovane musicista siciliana, Virginia Guastella, che ha interpretato con le sue note tre testi sulla pace tratti dall’Antico Testamento, dal Vangelo e dal Corano. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3


Le parole della Bibbia e del Corano rafforzate dalla suggestione e dalla forza della musica per diventare così inno universale alla pace e al dialogo. Vincitrice del Concorso “Strumenti di Pace” è risultata Virginia Guastella e l’esecuzione in prima assoluta del suo brano, Pax Virginis, sarà questa sera affiancato ad una composizione di Giorgio Battistelli, Angeli, anche presidente della Giuria del Concorso, e a musiche di Beethoven e Schubert. Un linguaggio complesso, quello della musicista, ma che riesce a cogliere – e sono le parole del direttore artistico del Concorso Marcello Filotei –, l’essenza dei testi prescelti, riletti con l’originalità dell’artista contemporaneo. Alla pace e alla giustizia inneggia, infatti, il Salmo 72; veri figli di Dio chiama Gesù tutti gli operatori di pace; la pace conforta i perseveranti, leggiamo in una Sura del Corano. Abbiamo chiesto alla compositrice come questi diversi testi l’hanno ispirata:

 
“Anzitutto la possibilità, pur essendo tre fonti testuali diverse, di poterle unire concettualmente e, quindi, rintracciare i tratti comuni sia in relazione con una sfera intima del vivere il senso della pace, sia il senso di azione che comunque si cela dietro al raggiungimento di un obiettivo che ci si prefissa ed appunto il raggiungimento della pace”.
 
Con quale ideale artistico e morale ha tradotto in musica e canto questi testi sacri?

 
“In realtà il mio obiettivo, anche attraverso il linguaggio musicale, era quello di unire queste tre fonti e di farlo attraverso anche l’uso di immagini e cioè di parole utilizzate come immagini e soprattutto come immagini sonore. Il pubblico potrà così ascoltare una orchestra trattata anche in maniera cameristica, con la scelta per la parte vocale di isolare alcune parole e ripeterle, quasi per conferire loro un significato ancora più immediato, fino ad un crescendo orchestrale che ripropone l’immagine del tuono, il senso dell’azione e quindi della perseveranza in riferimento proprio alla beatitudine dal Nuovo Testamento”.

Pax Virginis: un titolo che spinge l’ascoltatore ad elaborare quale sentimento, quale messaggio?

 
“Sicuramente la purezza di un dialogo tra qualsiasi forma di credenza religiosa e sicuramente in un tessuto che esclude la violenza, che esclude l’utilizzo di mezzi violenti per perseguire la pace. Quindi un messaggio di pace in senso assolutamente – come suggerisce il titolo – vergine, quindi pulito, quindi puro”.







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