L’esame della situazione italiana e di quella internazionale al centro dell’incontro
tra Benedetto XVI e Silvio Berlusconi. Ribaditi la volontà di collaborazione tra Roma
e il Vaticano
Lo scenario sociopolitico italiano e quello internazionale, con particolare riguardo
all’Europa e ai rapporti bilaterali fra Roma e la Santa Sede. Sono stati questi, in
sintesi, i temi che hanno caratterizzato l’udienza privata concessa questa mattina
in Vaticano da Benedetto XVI al presidente del Consiglio dei ministri italiano, Silvio
Berlusconi. E’ stato il terzo incontro del Pontefice con un premier italiano nel Palazzo
apostolico, dopo i precedenti con lo stesso Berlusconi, il 19 novembre 2005, e quello
con Romano Prodi, il 13 ottobre 2006. Per i particolari, la cronaca di Alessandro
De Carolis:
Uno
scambio di vedute ampio, che ha spaziato dall’Italia al resto dello scacchiere mondiale.
Benedetto XVI e Silvio Berlusconi, informa la nota ufficiale della Sala Stampa delal
Santa Sede durante la quarantina di minuti di “cordiali colloqui hanno affrontato
“temi che riguardano la situazione italiana e il contributo della Chiesa cattolica
alla vita del Paese” sui quali, specifica il comunicato, il Santo Padre si era “di
recente soffermato nel suo discorso all’Assemblea plenaria della Conferenza Episcopale
Italiana”. Sono “state pure considerate - si sottolinea ancora - alcune questioni
legate all’attuazione degli Accordi vigenti fra Santa Sede ed Italia” e c’è stato
tempo anche per un un esame “dell’attuale quadro internazionale”, dalla “situazione
in Medio Oriente” alle “prospettive di sviluppo spirituale, etico e sociale del continente
europeo”. Le due parti, conclude la nota, “hanno ribadito la volontà di continuare
la costruttiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale”.
L’udienza
è iniziata alle 10.45 quando, con un leggero anticipo sull’orario del protocollo,
il corteo di auto del premier è entrato in Vaticano attraverso l’Arco delle campane,
sostando nel cortile di San Damaso. Sette le personalità di governo della delegazione
italiana che accompagnavano Berlusconi, tra le quali i due sottosegretari alla Presidenza
del Consiglio, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. Il Papa e il premier si sono incontrati
poco dopo le 11, quando Benedetto XVI ha invitato Berlusconi al colloquio in privato
nella sua biblioteca, durato una quarantina di minuti, al quale ha presenziato anche
il sottosegretario Letta. Al termine - estendendo l’incontro e i saluti agli altri
membri della delegazione italiana - si è svolto il tradizionale scambio dei regali:
il Papa ha donato al presidente del Consiglio una una penna stilografica celebrativa
dei 500 anni della Basilica di San Pietro e una litografia, mentre Berlusconi ha ricambiato
con una croce pettorale d'oro, con pietre e smalti, preparata per l'occasione, avente
tasselli decorativi connessi con la storia della Chiesa e dei Papi, come ha spiegato
fra l’altro il premier al Pontefice. Infine, la delegazione ospite si è intrattenuta
come da prassi con il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, affiancato
dal segretario per i Rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Dominique Mamberti.
Anche in questo caso, i colloqui si sono protratti per circa 40 minuti.