E’ dedicato alla crisi del settore agricolo l’ultimo documento della Conferenza episcopale
argentina
A fronte della grave crisi che sta investendo il settore rurale argentino, la Conferenza
episcopale del Paese ha prodotto un documento dal titolo “La nazione richiede gesti
di grandezza”, pubblicato al termine della riunione straordinaria della Commissione
Permanente. E’ in corso, infatti, un vero e proprio braccio di ferro tra il governo
di Cristina Kirchner e i produttori che protestano per l’aumento delle tasse di esportazione.
Una situazione che ha provocato scioperi e blocchi e che ha di fatto fermato la produzione
nel Paese. I vescovi, pertanto, hanno sentito la necessità di rivolgersi alle parti
ed hanno invitato a prendere coscienza di quanto sta accadendo. “Situazioni come quella
che stiamo vivendo ci debilitano come comunità, ci isolano dal mondo e, in definitiva,
provocano gravi conseguenze sui più poveri” affermano i vescovi nel documento riportato
dall’agenzia Fides. “La persistenza del conflitto e l’apparente impossibilità di risolverlo
- aggiungono - costituiscono un segno di debolezza istituzionale”. Così la Conferenza
episcopale argentina invita a “gesti di grandezza ed un impegno ancora più convinto
da parte delle istituzioni della Repubblica”. In tal senso, i presuli ricordano alle
autorità il loro dovere di trovare una soluzione “come principali responsabili del
bene comune, in accordo con le funzioni attribuite a ciascuno di loro dalla Costituzione
nazionale”. Inoltre fanno riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa per ricordare
alle istituzioni che non bisogna sottovalutare “la dimensione morale della rappresentanza
politica, che consiste nell’impegno a condividere il destino del Paese e nel cercare
soluzioni ai problemi sociali”. Per questo rivolgono un appello al governo nazionale
affinché convochi con urgenza un dibattito trasparente e costruttivo, mentre ai settori
in conflitto chiedono di rivedere le strategie della protesta. Un impegno forte e
perseverante per la giustizia e la solidarietà è la richiesta dei vescovi perché sono
molti i fratelli poveri ed emarginati. Infine un invito a tutti per accompagnare con
la preghiera il cammino delle autorità, dei dirigenti e dei diversi settori della
società civile. (B.C.)