Terremoto in Cina: aperta la prima scuola prefabbricata. I genitori delle migliaia
di studenti sepolti dalle macerie invocano giustizia
Apertura ieri in Cina della prima scuola prefabbricata nel distretto di Wenchuan,
nei luoghi dell’epicentro del devastante terremoto, che il 12 maggio scorso ha colpito
la provincia del Sichuan. 500 gli alunni ed i docenti che hanno potuto riprendere
le lezioni. Solo nel distretto di Wenchuan – riporta l’agenzia Misna - sono 14 mila
gli studenti rimasti senza edifici scolastici, che sono crollati seppellendo sotto
le macerie in tutta la Provincia del Sichuan migliaia di studenti di tutte le età.
Intanto continuano presso le scuole rase al suolo le struggenti veglie dei genitori,
che chiedono giustizia per i figli. Le prime indagini del Governo hanno costatato
che alcune strutture scolastiche erano state mal progettate ed erette con materiali
scadenti. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ufficio comunicazione del Consiglio
di Stato il bilancio del sisma è salito a 69.107 vittime oltre a 18.230 dispersi,
mentre i feriti sono 373.577. 15 milioni i senzatetto. Oltre 4 miliardi di euro sono
stati finora raccolti in Cina e all’estero in favore dei sopravvissuti e per la ricostruzione.
Tra gli operatori umanitari presenti da subito nelle zone terremotate si sono distinte
anche numerosi volontari inviati dalla comunità cattolica dell’He Bei e della diocesi
di Tina Jin, tra cui diverse religiose. (R.G.)