Il cardinale Martino al Congresso panafricano sulle migrazioni: rispettare dignità
e diritti di tutti gli immigrati
“Per una migliore cura pastorale dei Migranti e dei Rifugiati in Africa all'alba del
terzo millennio”: è il titolo del Congresso continentale africano, organizzato dal
Pontificio Consiglio per la pastorale per i migranti e gli itineranti, in collaborazione
con la Conferenza episcopale del Kenya. I lavori si sono aperti oggi a Nairobi, in
Kenya, e proseguiranno fino a giovedì. Il cardinale Raffaele Martino, presidente del
dicastero, ha tenuto il discorso di apertura. Il servizio di Fausta Speranza:
Quando
i media parlano del fenomeno migrazione ritroviamo spesso un’enfasi eccessiva. Lo
sottolinea il cardinale Martino ricordando gli aspetti più drammatici e i costi sociali:
morti, criminalità, prostituzione, terrorismo politico, povertà estrema e conseguenti
reazioni sociali quali altra violenza o xenofobia. “E’ vero – afferma il presidente
del Pontificio Consiglio – che il fenomeno delle migrazioni, volontarie o forzate,
ha sempre fatto parte della storia umana ma è anche vero che recentemente ha assunto
una dimensione strutturale e universale sempre più complessa”. Ogni continente, tutti
i governi e le organizzazioni internazionali sono chiamate a fare i conti con il fenomeno
e con le particolari sfide e opportunità che comporta. Le migrazioni internazionali,
le espulsioni o le richieste di asilo – aggiunge il cardinale Martino – sono sempre
presenti nell’agenda politica. E’ difficile ma è necessario riconoscere le cause e
le radici del fenomeno così come anche le conseguenze socioculturali. Tutto ciò rappresenta
una lunga lista che richiede un’azione urgente. Parliamo di estrema povertà, squilibri
demografici, tendenze nazionalistiche estreme, disoccupazione strutturale, interdipendenza
finanziaria, ostilità o violenza contro gli immigrati, i rifugiati o i diversi in
generale.
La Chiesa ribadisce tutta la sua attenzione
e la sua “materna cura”, ribadendo il suo obiettivo di promuovere sempre la dignità
di ogni essere umano e il rispetto dei suoi basilari diritti. E il cardinale Martino
sottolinea “in particolare la positiva dimensione della migrazione umana nella prospettiva
della specifica azione pastorale della Chiesa”. L’incoraggiamento è a elaborare “una
nuova e ispirata interpretazione del fenomeno migratorio”. La Chiesa – ribadisce il
cardinale Martino – è chiamata a riscoprire e a vivere in profondità la sua dimensione
Cattolica”, a portare “il messaggio della comunione universale tra tutte le nazioni
e dell’unità libera da frontiere geografiche, storiche, culturali”. La Chiesa – ricorda
– pianifica un gran numero di attività e occasioni di studio come questo seminario
di studio non soltanto con l’obiettivo di assistere persone di diversa cultura, religione,
etnia, ma anche con l’obiettivo di apprezzare e trasformare tutto ciò in comunità
che si rispettano reciprocamente. A Nairobi sono presenti delegazioni
da tutto il continente africano.