Un convegno su spiritismo, scienza e fede, si apre oggi a San Benedetto del Tronto
Una riflessione profonda dello spiritismo. E’ lo scopo del quinto convegno del GRIS
diocesano, Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa, che si è aperto oggi
a San Benedetto del Tronto. I promotori dell’incontro, i coniugi Giancarla e Antonio
Barra - responsabili del gruppo - ritengono che lo spiritismo gode ormai di una certa
diffusione “perché – dicono all’agenzia Sir - si insinua in modo impercettibile nelle
menti di molti uomini anche di fede cristiana”. Secondo loro, l’attenzione deve rimanere
alta dato che numerose persone hanno praticato per curiosità ma anche per gioco forme
più o meno evolute di pratiche spiritistiche: dalla classica seduta con il piattino
alla vera e propria consultazione di sedicenti medium. I due esperti sottolineano
inoltre che “la comunità scientifica internazionale non ha mai accettato le pretese
scientifiche dello spiritismo” e anche se credere nella vita eterna può manifestare
una certa affinità dottrinale con il Cristianesimo “lo spiritismo parla e crede nell’evoluzione,
nella reincarnazione, nel karma”, bisogna dunque stare attenti perché il credo cristiano
e le affermazioni dei medium si riferiscono a due ‘al di là’ tra loro inconciliabili.
Al convegno partecipa in qualità di relatore il padre domenicano François-Marie Dermine,
docente di Etica sociale e Teologia morale a Bologna, e il vescovo della diocesi di
San Benedetto-Ripatransone-Montalto, mons. Gervasio Gestori. (B.C.)