Per la Chiesa dell'Uruguay giugno è il “mese vocazionale”
Il mese di giugno è il “mese vocazionale” per la Chiesa dell’Uruguay invitata a riflettere
sul tema: “Battesimo, fonte di tutte le vocazioni”. La proposta era stata lanciata
dai vescovi nel corso dell’Assemblea generale che si è tenuta lo scorso novembre.
Mons. Heriberto Andrès Bodeant Fernàndez, vescovo ausiliare di Salto e presidente
del Dipartimento delle Vocazioni e dei Ministeri della Conferenza episcopale uruguaiana,
in una lettera - riportata dall’agenzia Fides - ricorda che si tratterà di un’occasione
“per intensificare la preghiera, in forma personale o comunitaria, per le vocazioni
di cui ha bisogno la Chiesa dell'Uruguay”. Un mese, aggiunge, nel quale in ogni fedele
si può creare “un clima, un ambiente, nel quale i giovani possano aprirsi all'invito
di Gesù a seguirlo come discepoli missionari”. Il tema del mese vocazionale scelto
per questo anno 2008 è: “Battesimo, fonte di tutte le vocazioni”, perché, scrive ancora
mons. Bodeant, rappresenta un “marchio indelebile che il Sacramento ha lasciato in
ognuno di noi”. Nella lettera, si evidenzia che il 57% della popolazione è battezzata
ma solo una piccola percentuale, almeno il 13%, si definisce praticante, perciò il
vescovo ricorda che "evangelizzare i battezzati è una delle proposte della recente
Conferenza episcopale latinoamericana di Aparecida”. Inoltre “è scoprendo la vocazione
battesimale che diventa possibile scoprire le altre vocazioni ecclesiali. Il battezzato
– precisa ancora mons. Bodeant - che arriva ad una vera iniziazione cristiana, facendosi
discepolo di Gesù, unito alla sua opera salvatrice, continua ad imparare a consegnare
giorno per giorno la sua vita alla Chiesa e alla società, continua ad acquisire coscienza
della sua vocazione evangelizzatrice e missionaria, e continua a crescere nella carità.
È in questa strada che sorgono anche vocazioni sacerdotali ed alla vita consacrata”.
(B.C.)