Il Papa annuncia una nuova “Ostensione della Sindone”. Alla diocesi di Torino in pellegrinaggio
a Roma chiede di affidarsi a Cristo senza paura
Nella primavera del 2010 avrà luogo una nuova “Ostensione della Sindone”. Lo ha annunciato
stamane Benedetto XVI agli oltre 7 mila fedeli della diocesi di Torino, giunti in
pellegrinaggio sulla tomba di Pietro, accompagnati dal loro arcivescovo, il cardinale
Severino Poletto, a conclusione dell’Anno dedicato alla “Redditio Fidei”. Il Papa
li ha incontrati nell’Aula Paolo VI, in Vaticano. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Benvenuti
nella Casa del Successore di Pietro!” Così Benedetto XVI ha accolto i pellegrini -
sacerdoti, religiosi, diaconi e laici - arrivati da Torino “città ricca di storia
civile e religiosa”, cogliendo questa occasione per dare un annuncio tanto atteso
nel mondo: l’autorizzazione per una nuova Ostensione della Sindone, nella primavera
del 2010, dopo quelle ravvicinate del ’98 e del 2000:
"Se il Signore
mi donerà la vita e la salute spero di venire anch’io. Sarà un’occasione quanto mai
propizia – ne sono certo - per contemplare quel misterioso Volto, che silenziosamente
parla al cuore degli uomini, invitandoli a riconoscervi il volto di Dio, il quale
'ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in
Lui non muoia, ma abbia la vita eterna'”.
“Torino ama il suo Papa”:
ha rassicurato il cardinale Severino Poletto, che prima dell’udienza aveva celebrato,
nella Basilica di San Pietro, una Messa per i fedeli della sua diocesi, arrivati a
Roma in chiusura dell’Anno della “Redditio Fidei”, epilogo delle “Missioni diocesane”.
“Redditio” nel senso di riconsegnare (“reddere”) al vescovo la fede ricevuta nelle
“missioni”, e coronando questo cammino “spirituale e pastorale” davanti al Santo Padre.
“Siamo
assetati di verità e di speranza”, ha detto il cardinale Poletto chiedendo al Papa
di “dare slancio” alla Chiesa di Torino, “così ricca di santi, ma oggi così bisognosa
di incoraggiamento” per non temere “di affrontare le sfide della modernità”, in una
“realtà sociale cosi secolarizzata”:
“Non abbiate
paura di affidarvi a Cristo”, ha risposto Benedetto XVI:
“Solo
Lui può soddisfare le attese più profonde dell’animo umano. Nessuna difficoltà, nessun
ostacolo rallenti il vostro amore per il suo Vangelo! Se sarà Gesù il centro delle
vostre famiglie, delle vostre parrocchie e di ogni comunità sentirete viva la sua
presenza e cresceranno l’unità e la comunione tra tutte le varie articolazioni della
Diocesi”. Da qui il richiamo del Papa alla preghiera ed
alla pratica dei Sacramenti, specie l’Eucaristia e la Confessione, assicurando la
formazione cristiana continua, attenti alle esigenze dei giovani e ai bisogni dei
poveri.
Il Papa quest’oggi non ha mancato di esprimere
“particolare vicinanza spirituale” e “solidarietà” per le popolazioni del Pinerolese
e del Cuneese, colpite nei giorni scorsi dalla furia del maltempo:
“Assicuro
una speciale preghiera al Signore, perché accolga nella sua pace le vittime e sostenga
quanti lottano per far fronte alla grave calamità naturale".