2008-05-31 14:22:22

I drammi e le speranze del Guatemala nelle parole del Papa al nuovo ambasciatore guatemalteco presso la Santa Sede


La povertà in Guatemala e i drammi della malnutrizione infantile, della violenza sociale e del traffico di droga insieme all'impegno della Chiesa di questo Paese centroamericano al fianco della gente sono stati affrontati stamani dal Papa nel discorso al nuovo ambasciatore guatemalteco, Acisclo Valladares Molina, che ha presentato le Lettere credenziali. Il servizio di Fausta Speranza.RealAudioMP3


“Este derecho primario a la alimentación está intrínsecamente vinculado…”

 
Il Papa ribadisce il diritto all’alimentazione denunciando la denutrizione di “numerosi bambini” e chiedendo “metodi e azioni specifiche che permettano uno sfruttamento delle risorse che rispetti il patrimonio della creazione”. Non si deve solo contare sui risultati della scienza e della tecnologia – avverte il Papa – ma tener conto del ciclo e del ritmo della natura conosciuto dalla popolazione rurale, proteggendo gli usi e le tradizioni delle comunità indigene. Povertà e emigrazione che “affliggono la popolazione” necessitano di soluzioni effettive e durature. E Benedetto XVI chiede programmi che siano ispirati da principi basilari: dignità della persona, stabilità della famiglia, educazione ai più importanti valori umani e cristiani. Il Papa ribadisce che “sulla difesa della vita umana si basa tutto l’edificio dei diritti umani”. E, sempre pensando ai minori, il Papa chiede che tutte le madri possano allevare i propri figli con dignità evitando "l’ingiustificabile ricorso all’aborto”. Chiede anche che l’adozione sia sempre garantita dalla legalità dei dovuti procedimenti.
 
“El flagelo de la violencia social se agudiza…”

 
Del “flagello della violenza sociale parla denunciando diseguaglianze economiche, negligenze e mancanze nell’assistenza sanitaria, consumo e traffico di droga, corruzione.

 
“Se cumple en este año el XXV aniversario de la primera Visita Pastoral…”

 
Ricordando che quest’anno si compie il 25.mo anniversario della prima visita pastorale del Servo di Dio Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ribadisce la vicinanza che la Chiesa ha sentito con la popolazione del Guatemala specialmente nei momenti più difficili; sottolinea la sollecita adesione dei guatemaltechi al vescovo di Roma e “la vitalità con cui la Chiesa in Guatemala annuncia il Vangelo, apre vie di speranza e tende una mano fraterna a tutti i cittadini, preferibilmente ai più disagiati”.







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