Cina: evacuate 200 mila persone nel Sichuan per il rischio di esondazione di un lago
E’ stato nuovamente aggiornato il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito
la Cina il 12 maggio scorso. Sono quasi 69 mila i morti e circa 18 mila i dispersi.
Per il premier, Wen Jiabao, è molto probabile che si arrivi ad una stima superiore
alle 80 mila vittime. Intanto, 200 mila persone sono state evacuate dalla zona del
lago di Tangjianshan, nella provincia di Sichuan, la più devastata dal terremoto.
E’ stata anche ordinata la rimozione di 5 mila tonnellate di sostanze chimiche pericolose
e un centinaio di fonti radioattive. I soccorsi stanno lavorando per far saltare in
aria la barriera che trattiene l’acqua del bacino artificiale, formatosi dopo il sisma,
per farla defluire in un canale. A rischio oltre un milione di persone.
Birmania-ciclone Sono
pesanti le accuse rivolte alla Giunta militare birmana da parte del segretario americano
alla Difesa, Robert Gates, a Singapore per la Conferenza sulla sicurezza in Asia.
Secondo il capo del Pentagono, i militari con il loro atteggiamento di chiusura hanno
causato la morte di migliaia di persone già messe in ginocchio dal passaggio del ciclone
Nargis. Solo dopo alcune settimane, infatti, il regime ha permesso la distribuzione
degli aiuti internazionali.
Israele-politica Sempre più agitate
le acque della politica israeliana. Il vicepremier, Haim Ramon, braccio destro di
Olmert, ha ipotizzato la convocazione di elezioni anticipate a novembre, visto il
procedere dell’inchiesta per corruzione nei riguardi del primo ministro. Per lunedì,
è confermata a Gerusalemme la riunione tra lo stesso Olmert e il presidente palestinese,
Abu Mazen, a tre settimane dall’ultimo incontro. Sul tavolo di discussione, la possibile
tregua nella Striscia di Gaza. Intanto, è di un palestinese morto e 16 feriti il bilancio
di un’esplosione avvenuta a Gaza probabilmente durante la preparazione di un ordigno.
Iraq-cronaca Visita a sorpresa in Iraq per il ministro degli Esteri
francese, Bernard Kouchner, giunto stamani nel Paese del Golfo. L’esponente politico
ha già incontrato il vicepresidente, Adel Abdek Mahdi, previsto anche un colloquio
con il presidente Talabani, il premier Al Maliki e con il collega Zeybari, mentre
domani si recherà nel Kurdistan iracheno. Proprio in questa zona, nei giorni scorsi,
si è verificato un nuovo raid aereo turco contro le basi del PKK: 16 gli obiettivi
distrutti.
Afghanistan Attentato suicida a Jalalabad, in Afghanistan.
Quattro soldati della NATO sono rimasti feriti, secondo fonti dell’ISAF, mentre altre
parlano di un militare ucciso e altri sei feriti.
USA - Libia Intesa
tra Stati Uniti e Libia su Lockerbie. I due Paesi hanno raggiunto a Londra un accordo
di massima riguardo all’attentato al volo PanAm 103 schiantatosi in Inghilterra nel
1988. Nell’incidente, morirono 270 persone le cui famiglie, nel 2002, vennero indennizzate
da Tripoli. Il primo ministro libico dell'epoca, Shukri Ghanem, negò che la decisione
significasse un'ammissione di colpevolezza. I due Paesi si sono inoltre accordati
anche su altri episodi che gli USA considerano atti di terrorismo. Il caso Lockerbie
è l'ultimo ostacolo di rilievo alla normalizzazione delle relazioni tra le due potenze.
Macedonia-elezioni La Macedonia domani alle urne per le elezioni
parlamentari anticipate. Ma quello che si reca al voto è un Paese deluso sia nelle
aspettative interne che internazionali. Separatasi dalla Jugoslavia nel 1991, oggi
la Macedonia aspira ad entrare non senza difficoltà nella NATO e nell’Unione Europea.
Ma quale è il clima preelettorale? Giancarlo La Vella lo ha chiesto alla giornalista
macedone Emilia Waters:
R. - La
Macedonia si presenta molto stanca a questo voto. La scena politica è occupata principalmente
da due partiti: il primo, più a sinistra, è di matrice socialdemocratica. Il secondo,
più a destra, di matrice popolare. Queste elezioni anticipate si svolgono a due anni
dalle precedenti e la maggior parte della popolazione non ha effettivamente capito
la necessità di anticiparle. In più, la delusione della Macedonia sta nel fatto che
le riforme economiche stentano a decollare, che questa primavera l’inflazione, per
la prima volta in 15 anni, è arrivata a circa il 10 per cento. Il terzo fattore della
stanchezza politica direi stia nel fatto che il Paese si sente insoddisfatto dal comportamento
dell’Unione Europea riguardo al processo di avvicinamento.
D. - Proprio
su questo aspetto, è in fase di svolgimento la procedura di adesione della Macedonia
alla NATO e all’Unione Europea. Si stanno rispettando i parametri?
R.
- I macedoni si sentono europei, sia per l’appartenenza geografica che culturale,
e il binomio NATO-Unione Europea è da anni nell’agenda di tutti i partiti. Però, le
lungaggini burocratiche, con sempre più richieste da soddisfare, l’effettivo disinteresse
dell’Unione a lasciar entrare nuovi Paesi, fa sì che i macedoni si sentano traditi
dall’Europa. In questo momento, si stanno rivolgendo sempre più spesso verso gli Stati
Uniti. In più, le incomprensioni con la Grecia riguardo al nome e all’identità macedone
in tutte le istanze comunitarie, hanno fatto capire ai macedoni, anche se le richieste
di Atene sono al limite delle convenzioni internazionali, che si tende sempre più
a soddisfare le richieste di chi è già membro nonostante le sue istanze siano discutibili.
D.
- Per queste elezioni, quali sono le previsioni di vittoria?
R.
- Le previsioni dei sondaggisti parlano di un netto vantaggio del partito che ha governato
negli ultimi due anni - il Partito popolare, praticamente - che potrebbe arrivare
quasi al 40 per cento dei consensi, in questo momento. Ma, ovviamente, queste sono
solo previsioni. Comunque, chi vincerà dovrà formare una coalizione di governo con
almeno uno dei partiti più piccoli.
Sudafrica-violenza xenofoba E’
cresciuto il bilancio delle violenze xenofobe scoppiate in Sudafrica. Fonti ufficiali
hanno riferito di 62 morti e 670 feriti. Precedentemente, si era parlato di 56 vittime.
Le autorità hanno confermato che la situazione è ora sotto controllo. Intanto, ieri
a Ginevra, l’esperto sul razzismo del Consiglio dell’ONU per i Diritti umani ha condannato
quanto accaduto nel Paese africano ed ha invitato ad una riflessione sulle cause di
questa escalation per stimolare una riflessione comune.
Zimbabwe-politica Tentativi
di compromesso politico nello Zimbabwe. Morgan Tsvangirai, il leader storico dell'opposizione
che nelle ultime elezioni ha conquistato la maggioranza in parlamento, ha teso oggi
una mano all'ala moderata dello Zanu PF, il partito del presidente Robert Mugabe,
al potere da 30 anni. La sua offerta, che giunge a pochi giorni dal secondo turno
di consultazioni elettorali previsto per il 27 giugno, è stata seccamente respinta
dal ministro della Giustizia, Patrick Chinamasa, fedele di Mugabe.
Italia-rifiuti Ancora
emergenza rifiuti in Campania. Sono stati oltre 40 gli interventi dei vigili del fuoco
per spegnere i roghi di immondizia. Diversi i comuni interessati, soprattutto Casoria,
Afragola, Giugliano. Coinvolta anche la periferia di Napoli, in particolare Secondigliano.
Solo ieri il premier Berlusconi, tornato a Napoli dopo il primo Consiglio dei ministri,
aveva affermato che “lo Stato non farà passi indietro” sull’emergenza rifiuti. Chiaiano
sarà adibita a discarica, mentre è stato blindato il decreto in discussione alla Commissione
ambiente alla Camera. Nessun passo indietro nemmeno sulla "superprocura". Italia-maltempo La
Procura di Pinerolo, nel torinese, ha aperto un’inchiesta sulla frana che ha travolto
una casa a Villar Pellice, provocando la morte di tre persone. La situazione si va
normalizzando dopo l’ondata di maltempo che ha ucciso anche un romeno. Intanto, i
soccorsi sono al lavoro per raggiungere le aree isolate nel cuneese dove sono circa
190 le persone in difficoltà. Il Consiglio dei ministri ha approvato lo stato d’emergenza
per Valle D’Aosta e Piemonte, dove sono già arrivati 5 milioni di euro.
Yemen-attentato Attacco
armato in una moschea in Yemen. Undici persone sono morte e altre dodici sono rimaste
ferite dopo che un uomo ha sparato sui fedeli radunati per la preghiera del venerdì
a Kahal, città a 100 km a sud della capitale Sana’a. Secondo una fonte ufficiale,
l'attentatore sarebbe uno ''squilibrato'' di 24 anni, che è stato arrestato dalla
polizia. Nel sud del Paese, nelle stesse ore, un razzo ha sfiorato un oleodotto nei
pressi della raffineria della città di Aden. Corea del Nord-test
missilistici Test missilistico per la Corea del Nord. Tre i razzi a corto raggio
lanciati a largo delle coste occidentali. Secondo fonti di Pyongyang, si tratta di
una normale esercitazione militare per testare le prestazioni e migliorarne le capacità
operative. Critiche sono giunte da Washington che ha definito “non costruttivo” il
lancio dei missili ed ha esortato le autorità nordcoreane a smantellare i propri impianti
nucleari.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli e Virginia Volpe)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 152 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.