E’ giunta ieri notizia che il 18 maggio scorso, nella festa della Santissima Trinità,
è deceduto, all’età di quasi 96 anni, mons. Giacomo Zhao Ziping, arcivescovo emerito
di Tsinan nella provincia di Shandong. Il presule, nato nel 1912 in una famiglia
cattolica nel villaggio di Manzhuang, a 50 chilometri da Jinan, era stato ordinato
sacerdote nel 1937, all’inizio del secondo conflitto fra Cina e Giappone. Durante
quel difficile periodo svolse il suo lavoro pastorale nelle campagne fino agli inizi
degli anni ‘50, quando fu arrestato e spedito nei campi di lavoro forzato. Nel periodo
della Rivoluzione Culturale fu condannato, per due anni, a trasportare il carbone
sulle spalle, ma accettò ogni genere di sofferenza senza mai lamentarsi, per amore
a Cristo. Dopo la liberazione riprese l’attività pastorale nella parrocchia dell’Immacolata
di Beifang insieme ad un gruppo di suoi confratelli e nel 1988 ricevette la consacrazione
episcopale. Tra le numerose iniziative pastorali da lui intraprese, si ricorda l’impegno
profuso per la formazione del clero, per la promozione della vita religiosa femminile
e per la ricostruzione di varie chiese, fra cui la cattedrale di Hongjialou, edificata
nel 1905 in stile gotico e dichiarata monumento nazionale nel 2006. Oggi la sua arcidiocesi
conta più di 60.000 cattolici, una quarantina di sacerdoti, quasi tutti giovani, e
11 chiese. Nel Seminario Maggiore di S. Giovanni Battista vi sono circa cinquanta
alunni. L’arcidiocesi possiede anche un Seminario Minore, mentre la Congregazione
dell’Immacolata conta ventitre religiose. La salma del Presule è rimasta esposta nella
cattedrale di Jinan, dove ininterrottamente sono state celebrate Messe ed è stato
recitato il rosario. I solenni funerali, presieduti dal suo successore alla guida
dell’arcidiocesi mons. Giuseppe Zhang Xianwang, si sono svolti il 22 maggio nella
cattedrale di Tsinan: vi hanno partecipato i vescovi dello Shandong, un centinaio
di sacerdoti e migliaia di fedeli. (Acura di Roberto Piermarini)