Dialogo interreligioso: il cardinale Tauran parla allo Heythrop College dell'Università
di Londra
Dialogo tra le religioni, rischio o opportunità? Entrambe le cose per il cardinale
Jean-Louis Tauran, alla guida del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso,
che ha affrontato questo tema nei giorni scorsi allo Heythrop College dell'Università
di Londra. Il porporato ha osservato che Dio – trascurato negli ultimi secoli – “oggi
sta riapparendo nel discorso pubblico. Abbondano libri e riviste su soggetti religiosi,
esoterismo e nuove religioni”. Il cardinale, come riporta Zenit, ha suggerito che
“gli uomini e le donne di questa generazione si pongono ancora una volta le domande
fondamentali relative al significato della vita e della morte, a quello della storia
e alle conseguenze che potrebbero portare le straordinarie scoperte scientifiche”.
In questo modo, ha detto il cardinal Tauran, “siamo tutti condannati al dialogo”.
“Nel dialogo interreligioso si tratta di correre un rischio, non di accettare di rinunciare
alle proprie convinzioni, ma di permettere di essere messi in discussione dalle convinzioni
di un altro, accettando di prendere in considerazione argomentazioni diverse dalle
proprie o da quelle della propria comunità”. In questo contesto, il cardinal Tauran
ha ricordato gli obiettivi del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso:
“Promuovere la conoscenza, il rispetto e la collaborazione reciproci tra i cattolici
e i membri delle religioni non cristiane; incoraggiare e coordinare lo studio di queste
religioni; promuovere la formazione di persone destinate al dialogo interreligioso”.
Il porporato ha spiegato che “è sempre nell'interesse dei leader delle società incoraggiare
il dialogo interreligioso e attingere all'eredità spirituale e morale delle religioni
per una serie di valori, per contribuire all'armonia mentale, a incontri tra culture
e al consolidamento del bene comune”. “Oltre a questo – ha aggiunto – tutte le religioni,
in modi diversi, esortano i loro seguaci a collaborare con tutti coloro che si sforzano
di assicurare il rispetto della dignità della persona umana e dei suoi diritti fondamentali,
di sviluppare un senso di fratellanza e di assistenza reciproca, di aiutare gli uomini
e le donne di oggi ad evitare di essere resi schiavi dalla moda, dal consumismo e
dal profitto”. Per questo, ha osservato il cardinale, il dialogo interreligioso è
"sia un rischio che un'opportunità". (V.V.)