2008-05-24 09:00:05

Maggio mariano e cinese: l'editoriale di padre Lombardi


Il Papa ha voluto punteggiare personalmente con alcuni atti di devozione il mese di maggio tradizionalmente mariano. Dal Rosario guidato a Santa Maria Maggiore nel primo sabato, alle visite ai famosi Santuari mariani di Savona e Genova, alla prevista cerimonia conclusiva in Piazza San Pietro. Non si tratta di devozione sentimentale o peggio mitologica. Si tratta di ritrovare nella Madre di Gesù la via maestra per rimettere l’incarnazione di Dio al centro della nostra vita e – come aggiungeva Papa Benedetto – del nostro tempo e delle nostre città. Attingendo dalla contemplazione della vita di Cristo, si può “irrigare” la società, a partire dalle relazioni quotidiane, e purificarla da tante forze negative aprendola alla novità di Dio.

Ma quest’anno, per il giorno 24, memoria di Maria “aiuto dei cristiani”, tanto venerata in molti luoghi, e in particolare nel santuario di Sheshan presso Shanghai, il più famoso della Cina, il Papa ci ha anche indicato un’intenzione di preghiera speciale: appunto per la Chiesa in Cina. Nella preghiera mariana l’orizzonte diventa universale: Cristo morente ci ha affidati tutti alla cura della Madre. I cattolici cinesi aspirano con perseveranza a poter esprimere in piena libertà la loro fede, il popolo cinese soffre in questo tempo la terribile tragedia del terremoto. Guardiamo verso il Paese più popoloso del mondo con fraternità e solidarietà, con il vero desiderio del suo bene umano e spirituale. E’ giusto sperare in un rapporto sereno fra la Santa Sede e la Cina, perché la Chiesa può essere veramente cinese e veramente cattolica allo stesso tempo. I segni positivi non mancano. Chiediamo che la Madre della Cina, dell’Asia, della Chiesa accompagni e favorisca il cammino.RealAudioMP3







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