Lettera del Papa al cardinale Danneels, inviato alle celebrazioni per il 75.mo anniversario
delle apparizioni della Vergine dei poveri a Banneux
Maria che “primeggia tra quegli umili e quei poveri del Signore che con fiducia attendono
e ricevono da lui la salvezza” (Lumen gentium 55), ci esorti ad una vita spirituale
rinnovata perché possiamo ben adoperarci per testimoniare la fede: è quanto scrive
Benedetto XVI in una lettera al cardinale Godfried Danneels, arcivescovo di Malines-Bruxelles,
suo inviato speciale alle celebrazioni, il 31 maggio, per il 75.mo anniversario delle
apparizioni della Vergine dei Poveri a Banneux, in Belgio. Il Papa ha delegato il
porporato a porgere i propri saluti a presuli e devoti assicurando la propria preghiera.
Maria apparve nel piccolo villaggio belga, che contava poco più di trecento abitanti,
nel 1933. Si manifestò per la prima volta alla undicenne Mariette il 15 gennaio. Comparve
altre sette volte alla bambina, le si rivelò come Vergine dei Poveri, le mostrò una
sorgente “per tutte le nazioni… per gli ammalati”, domandò che le venisse costruita
una cappella e chiese preghiere. “Pregate molto”, fu la sua ultima raccomandazione.
Le otto apparizioni di Banneux, riconosciute dalla Chiesa con una lettera pastorale
di mons. Louis Joseph Kerkhofs, vescovo di Liegi, il 22 agosto 1949, sono state interpretate
come un invito a guardare Maria come serva del Signore, che viene per suscitare la
fede e la preghiera, che conduce a Gesù, Sorgente della grazia che dona l’acqua viva,
riservata a tutte le nazioni e in particolare agli ammalati nel corpo e nello spirito
perché trovino sollievo nelle loro sofferenze e possano viverle con Gesù, avendo accanto
la Madre. Manifestandosi nel piccolo villaggio di minatori e boscaioli, alla undicenne
Mariette, prima di undici figli, Maria ha voluto esprimere la sua particolare vicinanza
ai poveri, ai semplici e ai puri di cuore, invitando tutti ad accostarsi a Lei e ad
avere fiducia nel Signore. “La Madre di Gesù, rinvia sempre a suo Figlio. Egli è la
sorgente della vera vita, della vita piena – scrive in una lettera ai fedeli in occasione
del 75.mo anniversario delle apparizioni mons. Aloys Jousten, vescovo di Liegi – ciascuno
di noi, che sia povero o che abbia un cuore povero, si senta accolto e amato da Dio.
La Vergine dei Poveri ci prende per mano e ci conduce verso la sorgente, verso suo
Figlio”. L’invito della Vergine, aggiunge il presule è ad “essere gli uni per gli
altri guide verso la sorgente della vera vita, della vera felicità”. “A Banneux, si
arriva poveri e si riparte felici nella propria povertà” scrive ancora mons. Jousten
ricordando i numerosi pellegrini che ogni anno raggiungono la cittadina delle Ardenne,
oggi centro di spiritualità mariana, e luogo di guarigioni. (T.C.)