I vescovi del Messico: occultata la verità sull'assassinio del cardinale Posadas Ocampo
“A 15 anni dell’assassinio del cardinale Juan Jesús Posadas Ocampo, arcivescovo di
Guadalajara, e di altre sei persone nell’aeroporto della medesima città il 24 maggio
1993 le indagini sul caso non hanno fatto registrare i progressi sufficienti per conoscere
ed individuare le responsabilità degli autori del crimine”. Così i vescovi del Messico
in una nota firmata da mons. José Leopoldo González González, vescovo ausiliare di
Guadajalara e segretario generale della Conferenza episcopale. “Numerosi indizi –
prosegue la nota - portano all’ipotesi di un crimine di Stato e cioè ad un omicidio
nel quale avrebbero preso parte persone che allora ricoprivano diverse cariche di
governo”. Secondo i presuli, le indagini sono state segnate da gravi insufficienze,
“incluso l’occultamento di prove, depistaggi, nonché molte e serie violazioni delle
normative processuali”. L’esito di questo lacunoso iter sono la mancanza di verità
e l’impunità. I presuli ribadiscono quindi il loro unico interesse: “conoscere la
verità per fare giustizia, condizioni indispensabili per il perdono e la riconciliazione”.
“Risolvere il caso dell’omicidio del cardinale cardinale Juan Jesús Posadas Ocampo
può svegliare, secondo i vescovi messicani, una speranza per le vittime della corruzione
e del delitto in Messico; questo aiuterebbe a superare lo scetticismo e il disincanto
poiché oggi pochi credono che le istituzioni adibite alla sicurezza pubblica e alla
giustizia penale siano capaci di risolvere i crimini". Verità, giustizia, perdono
e riconciliazione sono dunque le fondamenta indispensabili – si legge nella nota –
“per raggiungere la pace sociale che il Messico merita e di cui ha bisogno”. Sino
ad oggi, le versioni ufficiali hanno sempre parlato di un “fatale e tragico errore”
poiché il cardinale Posadas Ocampo sarebbe rimasto vittima del fuoco incrociato tra
due bande di narcotrafficanti che s’inseguivano nelle vicinanze dell’aeroporto internazionale
di Guadalajara (Jalisco). Oggi, in tutto il Messico, ma anche in diversi Paesi latinoamericani
sarà ricordata la figura umana e pastorale del porporato, morto a 67 anni. (L.B.)