La volontà di “approfondire” la conoscenza dell’ortodossia” e la ripresa dei lavori
della Commissione per il dialogo teologico, sono alcuni dei temi del viaggio del presidente
del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, cardinale Walter Kasper, nella
Federazione Russa. Il cardinale ha già incontrato la comunità cattolica della capitale:
ieri sera, accolto dall’arcivescovo dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, mons.
Paolo Pezzi, il porporato ha partecipato alla Messa per il Corpus Domini nella cattedrale dell’Immacolata
Concezione della capitale. all'omelia il porporato ha sottolineato che la divisione
dei cristiani è “in contraddizione” con “la volontà di Cristo che, alla vigilia della
sua morte, ha pregato affinché tutti siano una sola cosa”. L’Eucarestia – ha detto
il cardinale – è “il sacramento dell'unità. Essa fa l'unità della Chiesa ed è segno
dell'unità della Chiesa. Nella sua ultima enciclica, Papa Giovanni Paolo II ha ricordato
questa antica tradizione dell'Oriente e dell'Occidente. Se si riflette su questa verità,
ci si rende conto di quanto sia assurdo che i cristiani siano divisi nella celebrazione
eucaristica e che non possano mangiare dello stesso pane e bere dello stesso calice”.
“La divisione fra i cristiani e fra le Chiese – ha aggiunto il card. Kasper - è in
contraddizione con il sacramento centrale e il mistero più alto della Chiesa”. Ricordando
poi il testamento di Gesù, che “tutti siano una sola cosa”, il cardinale ha chiesto:
“Abbiamo preso sul serio questo suo testamento? Forse non completamente. Pertanto
c'è ragione di pregare ininterrottamente e, in ogni celebrazione eucaristica, preghiamo
soprattutto per la pace e l'unità della Chiesa, ma non solo questo, dobbiamo essere
attivi, fare del nostro meglio per preparare le vie per la ricomposizione dell'unità”.
Ieri mattina - rende noto l’agenzia AsiaNews - il cardinale Kasper ha inaugurato inoltre
una mostra di icone dipinte da una giovane iconografa, Irina Marcelo Curto. Sottolineando
il suo desiderio di incontrare la cultura ortodossa, il cardinale Walter Kasper ha
affermato che l’icona, patrimonio della Chiesa indivisa, assume crescente importanza
anche in Occidente, grazie alla sua capacità di parlare al cuore dell’uomo e di farsi
comprendere anche da molti che hanno apparentemente smarrito ogni legame con la Chiesa.
Nel corso del viaggio in Russia, che si concluderà il prossimo 30 maggio, il presidente
del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani si recherà anche a Kazan, dove
pregherà davanti all’icona della Vergine che Giovanni Paolo II aveva per anni tenuto
nella propria cappella. (A.L.)