2008-05-23 15:04:55

Myanmar: la Giunta apre a tutti gli aiuti internazionali


Il capo della giunta militare del Myanmar ha dato ieri il suo assenso all'ingresso nel Paese di tutti i team di soccorritori per le popolazioni colpite dal ciclone Nargis, che ha provocato 134mila morti ed oltre 2 milioni e mezzo di senzatetto. Ad annunciarlo il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, dopo aver incontrato il generale Than Shwe, numero uno della giunta. Questa decisione può essere considerata una svolta nella gestione dei soccorsi? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Gian Antioco Chiavari, cavaliere del Sovrano Ordine Militare di Malta:RealAudioMP3


R. – Il generale Than Shwe aveva mantenuto finora isolato dal mondo esterno, e completamente, il Myanmar. La decisione, quindi, di acconsentire di far entrare tutti i soccorritori di qualsiasi Paese rappresenta una svolta molto, molto importante.

 
D. – Il corpo di soccorso dell’Ordine di Malta lavora in Myanmar dal 2001. Qual è la situazione attualmente: avete notizie di questi ultimi giorni?

 
R. – Finora abbiamo trattato i primi pazienti affetti dal colera, perchè purtroppo - e come immaginavamo - si è sviluppato: abbiamo tre cliniche mobili con 53 medici ed infermieri che riescono a coprire i luoghi più difficili da raggiungere. Fino ad ora siamo riusciti a soccorrere 50 mila persone. Teniamo conto che mezzo milione di persone sono state effettivamente raggiunte dai soccorsi, nonostante non ci fosse stata ancora questa autorizzazione ad entrare. ora dovrebbero cambiare molto le cose, anche se non bisogna dimenticare che sono due milioni e mezzo le persone colpite, di cui un milione e 400 mila quelle colpite molto pesantemente.

 
D. – Quali sono le principali necessità della popolazione in questo momento? Di cosa hanno bisogno?

 
R. – Dopo il soccorso medico, che è certamente il più urgente, in assoluto la cosa più importante è quella di rendere l’acqua potabile, perchè l’acqua che stanno bevendo ora, purtroppo, non lo è. Quindi fondamentali risultano essere i grandi serbatoi che stiamo costruendo, ed ora, con questa apertura, contiamo che sarà ancora più facile realizzarli anche da parte di altre organizzazioni. C’è anche da dire che piovendo molto spesso raccogliamo acqua ma abbiamo anche tante difficoltà perchè le strade con cui si raggiunge la zona del delta non sono ancora del tutto agibili. Inoltre, consideri che i bambini sotto i cinque anni sono mal nutriti per un terzo. Tuttavia, negli ultimi giorni moltissimi viveri hanno raggiunto i sopravvissuti ed ora stiamo facendo partire un aereo cargo – uno ne è già partito – con un kit per raggiungere 2.700 famiglie con vettovaglie, accessori igienici e soprattutto le pastiglie per purificare l’acqua. E’ molto importante sottolineare la straordinaria cooperazione e la collaborazione enorme che c’è tra le organizzazioni umanitarie. Le faccio un esempio: questo ultimo aereo è finanziato per noi dal ministero degli Esteri tedesco e sarà la Caritas ad aiutarci a distribuire in loco questi soccorsi.







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