2008-05-23 15:39:09

Cordoglio per la morte a Roma del giornalista e scrittore cattolico Paolo Giuntella


Si è spento ieri a Roma dopo una lunga malattia, portata con grande dignità e coraggio, il giornalista e scrittore Paolo Giuntella, "quirinalista Rai del TG1 ed esponente di spicco del cattolicesimo italiano. Figlio dello storico dell'Illuminismo Vittorio Emanuela, ufficiale deportato nei lager tedeschi per il suo rifiuto di collaborare con i nazisti, Paolo ha respirato in casa e nell'associazionismo cattolico un amore per la libertà, i diritti umani e un'attenzione privilegiata verso i poveri. Impegnatosi fin da giovane nell'associazionismo cattolico e nello scautismo, nel 1966 fu tra gli "Angeli del Fango", i volontari, fra i quali molti scout, che scavarono senza sosta per soccorrere Firenze e i suoi cittadini colpiti in seguito all'alluvione. Nel 1979 fonda Rosa Bianca, un'associazione cattolica il cui nome s'ispira a quello dell'associazione di giovani cattolici e protestanti oppositori del nazismo. Laureatosi in Lettere moderne, ha collaborato con Il Popolo, il programma della Radio Vaticana "Orizzonti cristiani", Avvenire e diversi settimanali e mensili tra cui ha diretto "Appunti di cultura e politica". Già capo della terza pagina e dei supplementi culturali de Il Mattino, passato in Rai ha coordinato Tv7, per poi divenire caporedattore di Speciale Tg1, e in seguito corsivista televisivo e inviato speciale in Irlanda, Albania, nelle zone colpite dal terremoto in Umbria e Marche del 1997 e in Kosovo, dove è stato menzionato al merito dall'ambasciatore italiano per aver salvato la vita di un disabile rimasto in un'abitazione incendiata, che per motivi etnici non veniva soccorso dai vicini. Nonostante la grave malattia, Paolo Giuntella ha voluto lavorare fino all'ultimo, seguendo con rigore e professionalità le consultazioni al Quirinale per la formazione dell'ultimo governo Berlusconi. Aveva 61 anni e lascia la moglie Laura e tre figli. La notizia della sua prematura scomparsa, ha destato commozione e rimpianto nel mondo giornalistico, politico e delle associazioni. Il capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano, ha ricordato con dolore "il senso della missione che lo ha guidato in tutta la sua attività professionale" mentre l'Azione Cattolica, di cui ha fatto parte, gli ha dedicato una nota, "Ciao Paolo, all'amico di sempre". (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.