L’Australia offre visti permanenti ai profughi. Elogi dall’ONU
Il nuovo Governo laburista australiano ha guadagnato gli elogi delle Nazioni unite
e degli organismi umanitari, per aver deciso di accordare ai profughi "rifugio permanente",
piuttosto che visti temporanei. Come annunciato dal ministro dell'Immigrazione Chris
Evans, tutti i rifugiati potranno chiedere la residenza permanente, anche se sono
entrati nel Paese con visto turistico o illegalmente. I circa 1.000 profughi che si
trovano in Australia con visti temporanei avranno quindi diritto a visti permanenti,
purché rispondano ai requisiti di sicurezza e di buona condotta. Nel 1999, il precedente
Governo conservatore aveva iniziato ad emettere visti di 'protezione temporanea',
validi per soli tre anni, a chi otteneva lo status di profugo. I titolari di visti
temporanei potevano presentare domanda di visto permanente dopo tre anni, ma finché
la domanda non era accettata restavano in situazione di incertezza. Inoltre perdevano
il visto temporaneo se lasciavano l'Australia, avevano accesso limitato a servizi
di insediamento come lezioni di inglese e sussidi di previdenza, e non potevano presentare
domanda di ricongiungimento per i loro familiari. Il commissario ONU per i diritti
umani, Graeme Innes, ha elogiato il Governo di Canberra per la decisione. ''La politica
dei visti temporanei di protezione - ha osservato in una nota - creava un ingiusto
sistema a due livelli, ed ha causato sofferenze e angoscia indebite per molte persone
che cercavano di sfuggire alla persecuzione''. (R.G.)