In Cina aumenta il numero dei morti per le scosse di assestamento. Ban Ki Moon in
settimana in Myanmar
Continua a salire il numero ufficiale dei morti in Cina, arrivati a circa 32.500,
anche a causa di altre vittime provocate da una nuova scossa di assestamento sempre
nella regione del Sichuan. Il numero totale dei morti secondo il governo supererà
i 50mila. Pechin ha annunciato tre giorni di lutto nazionale da domani a mercoledì,
mentre nel paese sono arrivati i primi aiuti umanitari dell’Onu disposti dal governo
italiano.
Intanto la comunità internazionale cerca di esercitare più pressione
possibile sul governo di Myanmar nel tentativo di convincere la giunta ad incrementare
gli aiuti, per la popolazione colpita due settimane fa dal ciclone Nargis, che ha
provocato 134mila tra morti e dispersi. Da oggi è nel paese il responsabile degli
affari umanitari dell’Onu, latore di una lettera per il numero uno del regime, il
generale Than Shwe, da parte del segretario generale Ban Ki Moon, il cui arrivo in
Myanmar è previsto per metà settimana. Il generale Than Shwe a sua volta si è recato
oggi per la prima volta nei campi che ospitano le persone colpite dal ciclone alla
periferia di Rangoon
In Cina non c’è una Caritas nazionale, ma sul terreno
attraverso vari collegamenti sta operando la Caritas italiana, come spiega, al microfono
di Fabio Colagrande, Paolo Beccegato responsabile area internazionale dell’organismo
di solidarietà della Chiesa