Il Papa a Savona: i cristiani affrontino senza compromessi le sfide del materialismo,
del relativismo e del laicismo ma sapendo che Dio è misericordia, accoglienza e dialogo
Un “pellegrinaggio mediante Maria alle sorgenti della fede, della speranza, dell’amore”.
Così il Papa ieri nell’omelia della Messa in Piazza del Popolo a Savona. Il Papa ha
visitato la città ligure, testimone dell’apparizione della Vergine nel 1536 e, quasi
3 secoli dopo, della vicenda di Pio VII. Il suo esempio, ha detto il Papa, “ci invita
a conservare inalterata nelle prove la fiducia in Dio, consapevoli che Egli, se pur
permette per la sua Chiesa momenti difficili, non la abbandona mai”. Una pagina della
storia che aiuta anche ad affrontare le sfide del mondo: materialismo, relativismo,
laicismo. Ma ripercorriamo la giornata di ieri a Savona, iniziata con la partenza
da Ciampino intorno alle 15.30, con il servizio della nostra inviata Debora Donnini.
Una
città bagnata dalla pioggia, ma piena di amore quella che ha accolto il Santo Padre.
Prima della Messa il Papa ha pregato in ginocchio nella cripta del Santuario di Nostra
Signora della Misericordia davanti alla statua della Madonna e ha deposto sull’altare
una rosa d’oro come omaggio. Oltre 30 mila persone sono arrivate per la Messa a Savona,
nella quale il Papa si è soffermato su una delle letture della festa della Santissima
Trinità, dove si parla della rivelazione del nome di Dio: “Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di grazia e fedeltà”. Parole vere ieri, oggi e sempre. Il nome
di Dio è “Misericordia, Grazia, fedeltà”, ha ricordato il Papa, nome con cui la Vergine
si è presentata a Savona: “Madonna di misericordia”, in quanto madre di Gesù, “volto
umano della divina Misericordia”:
“E’ qui tutta l’essenza del cristianesimo,
perché è l’essenza di Dio stesso. Dio è Uno in quanto è tutto e solo Amore, ma proprio
essendo Amore è apertura, accoglienza, dialogo; e nella sua relazione con noi, uomini
peccatori, è misericordia, compassione, grazia, perdono. Dio ha creato tutto per l’esistenza
e la sua volontà è sempre e soltanto vita”. La Vergine a
Savona apparve nel 1536, in un momento tragico per la vita della città. Al Santuario
è anche indissolubilmente legata la vicenda di Papa Pio VII, che nella città ligure
visse quasi 3 anni di prigionia per volere di Napoleone. Benedetto XVI ha ringraziato
i cittadini di Savona per il coraggio con cui la popolazione di allora sostenne Pio
VII durante la prigionia, rischiando anche personalmente. Basti pensare a come gli
fecero arrivare di nascosto la corrispondenza dei vescovi. Una pagina oscura della
storia dell’Europa, che per la forza dello Spirito è divenuta ricca di insegnamenti:
“Essa ci insegna il coraggio nell’affrontare le sfide del mondo:
materialismo, relativismo, laicismo, senza mai cedere a compromessi, disposti a pagare
di persona pur di rimanere fedeli al Signore e alla sua Chiesa. L’esempio di serena
fermezza dato dal Papa Pio VII ci invita a conservare inalterata nelle prove la fiducia
in Dio, consapevoli che Egli, se pur permette per la sua Chiesa momenti difficili,
non la abbandona mai”.
La vicenda di Pio VII dunque insegna
a confidare in Maria: il Papa ricevette la notizia della liberazione il 17 marzo,
vigilia della festa dell’Apparizione della Vergine:
“L’apparizione
della Vergine, in un momento tragico della storia di Savona e l’esperienza tremenda
che qui affrontò il Successore di Pietro concorrono a trasmettere alle generazioni
cristiane di questo nostro tempo un messaggio di speranza, ci incoraggiano ad avere
fiducia negli strumenti della Grazia che il Signore mette a nostra disposizione in
ogni situazione”. Questi strumenti sono la preghiera, i
sacramenti, le opere di carità. Un saluto è stato rivolto ai malati e ai detenuti
dell’Istituto penitenziario sant’Agostino. Un incoraggiamento alle giovani famiglie
a sperimentare la preghiera domestica favorita dalla presenza dei bambini piccoli,
portati a rivolgersi spontaneamente al Signore e alla Madonna. Parole di coraggio
anche per i sacerdoti e religiosi anziani. Non poteva mancare un pensiero per i giovani
con l’esortazione ad andare controcorrente. Dopo la Messa Benedetto XVI si è recato
in Cattedrale e al Vescovado per visitare gli appartamenti dove Pio VII fu tenuto
prigioniero e dove si vedono ancora le grate dalle quali veniva spiato dalle guardie
di Napoleone, che nonostante tutti gli sforzi non riuscì a controllare la Chiesa.
Una vicenda quella di Pio VII che - ha ricordato Benedetto XVI – “ci invita a confidare
sempre nell’intercessione e nella materna assistenza di Maria”. E non è un caso che
le due prime tappe di Benedetto XVI sia a Savona sia a Genova siano iniziate con la
visita a due Santuari mariani. (Da Genova, Debora Donnini, Radio Vaticana)