Precisazione del cardinale Bertone sul divieto di ordinazione sacerdotale delle persone
con tendenze omosessuali
“La Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere
al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano
tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”.
Questa norma, contenuta nell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica
del 4 novembre 2005 (Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo
alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario
e agli Ordini sacri), vale “per tutte le Case di formazione al sacerdozio, comprese
quelle che dipendono dai Dicasteri per le Chiese Orientali, per l’Evangelizzazione
dei Popoli e per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica”.
E’ quanto si precisa in un “Rescriptum ex audientia” a firma del cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone e approvato dal Papa, pubblicato in seguito a numerose richieste
di chiarimento rivolte alla Santa Sede a questo proposito.
L’Istruzione del
2005 – ricordiamo – affermava che a causa della sua configurazione a Cristo “tutta
la vita del ministro sacro deve essere animata dal dono di tutta la sua persona alla
Chiesa e da un'autentica carità pastorale”: per questo motivo “il candidato al ministero
ordinato … deve raggiungere la maturità affettiva. Tale maturità lo renderà capace
di porsi in una corretta relazione con uomini e donne, sviluppando in lui un vero
senso della paternità spirituale nei confronti della comunità ecclesiale che gli sarà
affidata”.
Per quanto riguarda coloro che presentano tendenze omosessuali profondamente
radicate, l’Istruzione, pur affermando la necessità di evitare “ogni marchio di ingiusta
discriminazione”, rileva che tali persone si trovano “in una situazione che ostacola
gravemente un corretto relazionarsi con uomini e donne” per cui “non sono affatto
da trascurare le conseguenze negative” che possono derivare dalla loro Ordinazione.
“Qualora, invece, si trattasse di tendenze omosessuali che fossero solo l'espressione
di un problema transitorio – aggiunge l’Istruzione - come, ad esempio, quello di un'adolescenza
non ancora compiuta, esse devono comunque essere chiaramente superate almeno tre anni
prima dell'Ordinazione diaconale”. (A cura di Sergio Centofanti)