2008-05-16 15:41:34

Prosegue a Rocca di Papa l'incontro dei vescovi sulla realtà dei Movimenti ecclesiali


Testimoniano la gioia, la fede e la bellezza di essere cristiani: così Benedetto XVI ha detto dei movimenti ecclesiali e delle nuove forme associative nella Chiesa, ha ricordato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone che ieri mattina, a Rocca di Papa, al Centro Mondo Migliore, ha aperto con una Liturgia Eucaristica il Seminario di studio per vescovi sul tema: “Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore”. Recando i saluti e la benedizione del Papa, il porporato ha sottolineato che “si avverte ora l’esigenza che i Pastori, attenti ai ‘segni dei tempi’ sappiano orientare e condurre i movimenti associativi, armonizzandoli con le esigenze dell’intero Popolo di Dio”. Nella giornata di ieri sono intervenuti il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che nella relazione introduttiva ha esortato i vescovi ad “accogliere con fiducia e gratitudine nel tessuto delle Chiese affidate alla cura pastorale i movimenti e le nuove comunità, e accompagnarle nella loro missione con vero senso di paternità spirituale”. Mons. Piero Coda ha invece tracciato la collocazione teologica e le prospettive pastorali e missionarie dei movimenti nella missione della Chiesa. “Molte di queste realtà – ha detto il teologo – stanno vivendo l’impegnativo passaggio dal momento effervescente della fondazione a quello di un loro più posato inserimento nel ritmo ordinario della vita e della missione della Chiesa”. La riflessione sull’inserimento nelle chiese locali, a cura del prof. Arturo Cattaneo ha concluso la serie di interventi della giornata che è proseguita con le testimonianze di vita. “Oggi la Chiesa deve trovare nuove espressioni, un nuovo slancio, nuovi metodi di linguaggio e di annuncio ai contemporanei. I movimenti e le Nuove Comunità sono espressione del soffio dello Spirito e questo richiede una conversione pastorale anche da parte dei vescovi: conversione del nostro modo e stile di essere Pastori”: ha detto mons. Pierre-André Dumas, vescovo di Haiti, commentando il seminario. “Occorre allora lasciarci toccare dal soffio dello Spirito per andare meglio incontro all’uomo – ha proseguito il presule – non basta dire che bisogna accogliere i Movimenti, ma occorre accompagnarli, sostenere e essere pronti anche nel discernimento e nella correzione”. Per il vescovo di Haiti “i Movimenti danno un contributo importante nell’incontro con le famiglie andandole a cercare là dove sono, superando la mancanza di calore comunitario che alle volte pesa nelle realtà ecclesiali”. Nella giornata di oggi sono intervenuti tra gli altri mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, che ha definito i movimenti minoranze attive e creative, Dominique Vermersch, moderatore della Comunità dell’Emmanuel, che ha presentato i movimenti ecclesiali e le nuove comunità come “compagnie missionarie” ricordando che il primo luogo dell’apostolato dei laici è il mondo e mons. Massimo Camisasca, della Fraternità Missionaria di San Carlo Borromeo, per il quale i movimenti sono anche fucine di nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Mons. Claudiano Strazzari, rettore del seminario Redemptoris Mater di Roma, ha parlato invece dei movimenti come ambienti di formazione permanente dei presbiteri.(A cura di Tiziana Campisi)







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