Spagna: forte condanna dei vescovi per il nuovo attentato dell'Eta
Sull’attentato contro una caserma della Guardia Civil nella piccola cittá spagnola
di Legutiano, a circa 17 chilometri da Victoria, capitale amministrativa della Comunità
autonoma basca, che ha causato la morte di un agente e il ferimento di altri quattro,
la Conferenza episcopale spagnola ha pubblicato un comunicato di condanna. Rifacendosi
all’Istruzione pastorale del 2002 intitolata “Valutazione del terrorismo in Spagna”,
si riafferma che “il terrorismo dell'Eta é diventato da alcuni anni la più grave minaccia
contro la pace perche attenta in modo crudele contro la vita umana e la libertà delle
persone e ostacola la conoscenza della verità, della realtà dei fatti e della nostra
storia”. La nota aggiunge che, attentare contro le forze di sicurezza vuol dire agire
contro la democrazia stessa poiché é la Costituzione che affida ad esse la protezione
del libero esercizio dei diritti e delle libertà e della sicurezza cittadina”. Nella
nota i vescovi esprimono anche le loro condoglianze ai familiari delle vittime, in
particolare a quelli del guardia uccisa e invitano tutti a pregare e a lavorare insieme
fino alla sconfitta del terrorismo. Anche mons. Miguel Asurmendi, vescovo di Victoria,
diocesi alla quale appartiene la piccola città di Legutiano luogo dell’attentato,
ha reso pubblico un comunicato nel quale dopo aver espresso le sue condoglianze alle
vittime dell’attentato e ai loro familiari, afferma: “Dichiaro la mia condanna contro
l’attentato terroristico, contro i suoi autori e collaboratori. La vita umana non
deve mai essere strumentalizzata al servizio di nessun obiettivo. La persona umana
é fine a se stessa e degna di rispetto”. (Dalla Spagna: Ignacio Arregui)