Onde elettromagnetiche: nota della Direzione della Radio Vaticana sulla sentenza
della Corte di Cassazione
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha accolto ieri il ricorso presentato
dalla Procura Generale della Repubblica e dalle Parti civili contro la sentenza della
Corte di Appello di Roma del 4 giugno 2007 che aveva assolto – in secondo grado –
alcuni dirigenti della Radio Vaticana dal reato di “getto pericoloso di cose” in conseguenza
delle emissioni elettromagnetiche del Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria.
Nell’accogliere
il suddetto ricorso, la Suprema Corte ha annullato la sentenza impugnata ed ha disposto
il rinvio del procedimento ad altra sezione della Corte di Appello.
La sentenza
della Corte di Appello di Roma del 4 giugno 2007 aveva stabilito che gli asseriti
disturbi e le presunte molestie nei confronti di una parte della popolazione residente
a Cesano, in relazione alle emissioni elettromagnetiche del Centro Trasmittente di
Santa Maria di Galeria, non potevano far sorgere una responsabilità penale in capo
ai dirigenti della Radio Vaticana, poiché “il fatto oggetto di contestazione non era
previsto dalla legge come reato”.
Rimandando una valutazione più approfondita
della decisione della Suprema Corte alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza,
la Direzione della Radio esprime rincrescimento per questa decisione, che si inserisce
all’interno di una vicenda processuale lunga e tormentata e che ha visto l’Emittente
pontificia oggetto di accuse ingiuste.
La Radio Vaticana si propone comunque
di far valere le proprie ragioni nelle prossime fasi del giudizio, tramite i propri
difensori.
Vale la pena ricordare, come spiegato molte volte in questi anni
anche in sede processuale, che la Radio Vaticana ha sempre svolto la sua attività
nel quadro degli accordi internazionali esistenti con l’Italia relativi al Centro
Trasmittente di Santa Maria di Galeria e che si è sempre attenuta alle raccomandazioni
internazionali in materia di emissioni elettromagnetiche anche prima della esistenza
di normative italiane.
Dal 2001, poi, in seguito all’accordo con il Governo
italiano, rispetta attentamente i limiti previsti dalla sopravvenuta legislazione
italiana, come dimostrano le misurazioni svolte dalle istituzioni pubbliche italiane
più competenti e attrezzate in materia. Essendo tale normativa assai restrittiva,
non vi è alcun motivo giustificato di preoccupazione da parte della popolazione, con
la quale è sempre stato desiderio della Radio Vaticana coltivare un rapporto di dialogo
e collaborazione.