Mons. Ravasi: è necessario dialogare di più con il mondo del cinema
“Da sempre la Chiesa è impegnata in un dialogo e in un confronto serio e motivato
nei confronti del mondo della cultura”; per questo è necessario “un più fecondo rapporto
dialogico con il panorama culturale cinematografico”. Lo ha detto ieri mons. Gianfranco
Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura”, intervenendo alla conferenza
stampa “Roma -Guadalajara-Los Angeles-New York: destinazione cinema. Un nuovo approccio
antropologico all’insegnamento ed alla produzione cinematografica”. Nel corso della
conferenza stampa, sono state presentate quattro iniziative volte a promuovere a livello
internazionale lo sviluppo di nuovi linguaggi cinematografici tra i giovani registi.
Richiamando grandi maestri del passato come Andrei Tarkovski e Pier Paolo Pasolini,
mons. Ravasi ha ribadito l’interesse della Chiesa per tutti gli aspetti culturali
“capaci di un serio confronto nella verità e nel dialogo sincero e onesto”. Don Javier
Magdaleno Cueva, presidente del Patronato del Centro superior de producción cinematográfica
“Filmar lo Inefable” (CSPC), ha illustrato poi il progetto nato nel 2006 a Guadalajara,
in Messico, grazie alla collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura:
un corso di regia avviato nel 2007 cui hanno partecipato 18 giovani cineasti di 8
Paesi dell’America latina e del Sud. Il progetto del CSPC – riferisce il Sir - è stato
realizzato anche grazie al contributo dell’Ente dello spettacolo, e vede nascere proprio
quest’anno l’edizione in lingua spagnola della Rivista del cinematografo. “Da quattro
anni l’Ente vede in prima linea l’impegno e la collaborazione con realtà internazionali
capaci di incisività a livello culturale”, ha affermato mons. Dario E. Viganò, presidente
dell’Ente dello Spettacolo e direttore della Rivista del cinematografo. “Tutto – ha
concluso - è nato con la prima edizione del Festival del cinema spirituale in America
Latina, da cui è nato un rapporto di lavoro che arriva fino ad oggi”. (A.L.)