Migliaia di persone in Aula Paolo VI per la Giornata del pellegrino. Intervista con
padre Cesare Atuire
Nel giorno dell’anniversario di Fatima, circa cinquemila persone hanno partecipato
questa mattina alla sesta Giornata del pellegrino, organizzata dall'Opera romana pellegrinaggi
(OPR). Nel pomeriggio, sarà il cardinale vicario Camillo Ruini a celebrare una Messa
nella Basilica di San Pietro. Sul significato di questa iniziativa, Antonella Palermo
ha sentito l’amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi, padre Cesare
Atuire:
R. -
Penso che questa iniziativa sia celebrare insieme a tutti i nostri pellegrini queste
giornate del pellegrino per ricordare l’importanza del pellegrinaggio nella vita dell’uomo
e nella vita del cristiano, soprattutto.
D. - Quale
valore aggiunto dà il senso di mettersi in cammino per arrivare in un determinato
luogo al discorso della scoperta interiore del Signore o della riscoperta della propria
fede?
R. - Io credo che la nostra religione sia una
religione molto incarnata. Dio è uscito dal cielo per venire all’incontro dell’uomo
e per camminare con l’uomo. Infatti, nel Vangelo di Giovanni si dice che il Verbo
si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Ora, ci sono alcuni luoghi nel mondo
che sono stati segnati dalla presenza e dal passaggio di Dio. Andare allora in pellegrinaggio
verso questi luoghi è come vivere il paradigma della nostra vita: andare verso la
casa del Signore.