In Libano è avvenuto
"una specie di golpe civile e militare". Per padre Samir Khalil Samir, gesuita, docente
di Islamologia a Beirut, "la situazione è bloccata". "Lo scontro non avviene
tra cristiani e musulmani ma tra sciiti e sunniti, all'interno dei musulmani.Il
Patriarca maronita Sfeir, in un messaggio dal Sudafrica, invita i cristiani a "non
usare violenza". L'opposizione Hezbollah, "senza dirlo apertamente lavora ad uno Stato
dentro lo Stato", appoggiato dall'Iran. L'esercito governativo teme una "scissione
interna", e per questo i generali, criticati dal premier Siniora, hanno preferito
evitare lo scontro. Padre Samir non crede però ad una guerra civile. "La gente ha
sofferto troppo. Nessuno vorrebbe ricominciare".