Il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace organizza un seminario internazionale su
politica, democrazia e valori indisponibili nell'attuale pluralismo culturale
"Dalle ideologie forti alla politica debole, l’esperienza dei cattolici che intendono
testimoniare e attuare nella prassi i valori indisponibili della dignità della persona
e dei diritti umani, della famiglia, della libertà religiosa e dell’economia a servizio
del bene comune e della pace ha fatto un cammino non privo di difficoltà ma ricco
anche di nuove opportunità. Con la partecipazione di esperti, studiosi, personalità
impegnate nella politica e nel sociale, se ne discuterà in un Seminario internazionale
che sta organizzando il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace per il
20 e 21 giugno prossimo sul tema: La politica, forma esigente di carità”. Lo rende
noto un comunicato del dicastero. "Politica e diritti-doveri dell’uomo, con riferimento
alla difesa della vita e alla promozione della famiglia; politica e bene comune,
in relazione tra l’altro al fisco e alla cooperazione internazionale; politica ed
ecologia umana e naturale, non senza riguardo alle biotecnologie; il tutto nel quadro
della dottrina sociale cristiana e nell’intreccio tra sfera religiosa, sfera politica
e principio della laicità, saranno i temi di maggior rilievo del Seminario, introdotto
e concluso dal presidente del Dicastero, cardinale Renato Raffaele Martino".
Tra
le personalità di spicco che hanno assicurato la partecipazione e il contributo figurano
lo storico italiano Andrea Riccardi, il sociologo cileno Piero Morandé, il presidente
della Fondazione francese “Liberté politique”, Thierry Boutet, il parlamentare statunitense
Christopher Smith, l’economista italiano Luigi Bruni, il segretario della Congregazione
per l’Educazione Cattolica, arcivescovo Jean-Louis Bruguès.
Ispirazione - prosegue
la nota - verrà al Seminario anche dal pensiero di Benedetto XVI, che ha tratteggiato
efficacemente la crisi politica in uno dei suoi libri più recenti. Il Papa riconosce
nella crisi della ragione politica – generata dall’incapacità dell’uomo di oggi di
riconoscere come evidente il diritto naturale – una crisi della politica come tale:
“sembra – scrive Benedetto XVI – che esista solo la ragione partitica, non più la
ragione comune a tutti gli uomini almeno nei grandi ordinamenti fondamentali dei valori.
Lavorare al superamento di questa situazione è un compito urgente di tutti coloro
che hanno nel mondo responsabilità per la pace e la giustizia” (Europa, Cinisello
B., San Paolo, 2004, p. 58).