2008-05-09 15:07:29

Convegno a Milano per i 40 anni di "Avvenire". Il cardinale Bagnasco: i media cattolici siano capaci di far vedere il bene che esiste senza nascondere il male della storia


Mezzi di comunicazione capaci di far vedere il “bene che esiste”, senza nascondere una realtà anche dolorosa, ma senza compiacenze per il male. E’ impegnativo il ruolo e il compito che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha assegnato ai media nel corso del convegno milanese “Lo sguardo quotidiano, i cattolici, l’informazione, la realtà” che ha visto riuniti gli operatori delle comunicazioni sociali di ambito cattolico, in occasione del 40.mo anniversario di fondazione del quotidiano “Avvenire” e delle sue derivazioni: l’emittente televisiva satellitare “Sat 2000” e il circuito di 200 radio “Inblu” che compiono 10 anni di vita; oltre al ventesimo anno di attività dell’agenzia SIR. Il servizio di Fabio Brenna: RealAudioMP3

 
Ai mezzi di informazione cattolici il cardinale Bagnasco chiede di sviluppare una vera e propria contro-informazione, visto che la Chiesa non può tacere di fronte a veri e propri stravolgimenti della realtà e alla diffusione di una mentalità secolarista. Un modo per rispondere ad un pregiudizio anticattolico? Risponde così il cardinale Angelo Bagnasco:

“E’ sempre possibile distorcere le cose, i fatti della Chiesa, gli interventi magisteriali, è sempre possibile! Bisogna andare alle fonti, alle fonti autorevoli dei discorsi del Papa o dei vescovi che siano, proprio per non creare o non comunicare soltanto delle impressioni o delle frasi o delle parole fuori dal contesto, perché sappiamo che fuori dal contesto si possono creare dei messaggi veramente parziali se non addirittura distorti".

E’ un compito impegnativo quello che il cardinale Bagnasco chiede ai media cattolici:

“E’ possibile e doveroso: è doveroso nel senso che è un dovere verso la cittadinanza, verso non soltanto il mondo dei cattolici, la comunità cristiana, ma verso l’intero Paese, verso la gente che ha il diritto di poter conoscere la cronaca, i fatti, gli avvenimenti senza filtri pregiudiziali che distorcono e che creano degli stati d’animo, dei sentimenti che non sono mai veramente costruttivi”.

Ai media cattolici il cardinale Bagnasco ha chiesto di dare un contributo rinnovato al progetto culturale della Chiesa Cattolica:

“L’attesa è che ci sia sempre più e sempre meglio uno sforzo generoso ed efficace di questo servizio, perché è un servizio – evidentemente – quello dei mezzi della comunicazione che sono della comunità cristiana; i mezzi della comunicazione della Chiesa sono un servizio alla Chiesa, di informazione, di formazione della comunità cristiana, ma sono un servizio – anche – della Chiesa all’intero Paese, a tutta la società, ecco, proprio in ordine di un rispetto, di un’attenzione amorosa, positiva, sostanzialmente positiva verso l’umanità, verso il bene che esiste e che troppo spesso resta veramente nascosto. Invece deve emergere molto di più. Sappiamo benissimo che i mali, i problemi esistono: chi è che lo può negare? Ma questo non può esaurire, non esaurisce la realtà delle cose. La realtà dell’uomo e del suo cuore è tantissima gente che con dignità e a volte con eroismo, veramente, porta avanti la propria vita in mezzo alle difficoltà della vita di tutti i giorni”.

Al convegno milanese è stata presentata una mostra che in 22 pannelli racconta gli ultimi 40 anni di vita italiana, attraverso le prime pagine del quotidiano “Avvenire”.







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