2008-05-09 15:31:14

Alla Lateranense convegno sull’Humanae Vitae, a 40 anni dalla promulgazione dell’Enciclica di Paolo VI


“Nessuno può venir meno ai principi fondamentali iscritti nella natura, che non è una invenzione cattolica ma una realtà che ci precede, ci accompagna e ci seguirà nonostante i tentativi di umiliarla, ferirla e distruggerla”. Lo ha detto il rettore della Pontificia Università Lateranense, mons. Rino Fisichella, aprendo ieri il convegno organizzato dall’ateneo sull’enciclica Humanae Vitae di Papa Paolo VI, pubblicata 40 anni fa. Partendo dal tema “Custodi e interpreti della vita”, si sono prese in esame le norme della legge naturale. Sono stati anche sottolineati i dettami insopprimibili della coscienza sul rispetto della vita: “Non ci sarà un futuro autentico per le nuove generazioni – ha detto mons. Rino Fisichella – se non saremo capaci di consegnare loro una ricchezza di cultura che pone la natura come un patrimonio comune”. Il direttore de “L'Osservatore Romano”, Giovanni Maria Vian, ha poi sottolineato che l’enciclica Humanae Vitae è diventata oggi di nuova e “più urgente attualità per le ferite inferte da pubbliche legislazioni alla santità indissolubile del vincolo matrimoniale e alla intangibilità della vita umana fin dal seno materno”. Nella sessione pomeridiana, la professoressa norvegese Janne Haaland Matlary ha poi messo in luce le contraddizioni e l’irrazionalità di quella che ha definito “dittatura del relativismo”. Lo psichiatra Claudio Risè ha quindi evidenziato come si sia smarrito il senso del rapporto tra uomo e donna. Oltre all’attualità, è stata anche sottolineata la “profonda lungimiranza” dell’enciclica Humanae Vitae. Sono trascorsi quasi 40 anni dalla sua pubblicazione, il 25 luglio del 1968, ma quel documento – scrive il quotidiano della CEI, ‘Avvenire’ – offre ancora “lo spunto per rileggere i principi della morale cristiana in tema di sessualità coniugale e di regolazione delle nascite, con la promozione dei ‘metodi naturali’; tali metodi sono, secondo l’enciclica, la prova di amore vero e integralmente onesto”. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.