Giurerà oggi pomeriggio alle 17 al Quirinale nelle mani del capo dello Stato, Giorgio
Napolitano, il quarto governo Berlusconi. A quel punto, l’esecutivo sarà nel pieno
dei poteri. Ieri sera, al termine delle consultazioni il vincitore delle elezioni
politiche del 13 aprile ha ricevuto l’incarico e ha subito presentato la lista dei
ministri. Che in tutto saranno 21: 12 con portafoglio, 9 senza. Servizio di Giampiero
Guadagni:
Sono bastati
dunque 25 giorni dalle elezioni per formare il nuovo governo. Il chiaro esito del
voto, ha sottolineato ieri il capo dello Stato, Napolitano, ha consentito di procedere
speditamente, anche più che in Spagna. Nessuna lungaggine, ha precisato Napolitano
rispondendo indirettamente a chi riteneva superflue le consultazioni. Ieri sera, Berlusconi,
convocato al Quirinale per ricevere l’incarico, è stato già in grado di presentare
la lista dei ministri. C’è un solo precedente in questo senso: Pella nel 1953. Poche
le sorprese rispetto ai nomi che circolavano da giorni. La curiosità maggiore riguarda
la scelta per il Ministero della giustizia di Angelino Alfano: 38 anni, avvocato,
finora coordinatore di Forza Italia in Sicilia. A lui toccherà il delicatissimo compito
di ricucire i rapporti tra politica e magistratura, da tempo deteriorati. E l’Associazione
nazionale magistrati (ANM) ha già dato disponibilità totale a collaborare. Per il
resto: all’Interno va Roberto Maroni, al Viminale già nel 1994; agli Esteri Franco
Frattini; all’Economia torna Giulio Tremonti. Alla Difesa Ignazio La Russa; al Welfare
Maurizio Sacconi; alle Attività produttive Caludio Scajola; alle Riforme Umberto Bossi;
alle Politiche Agricole Luca Zaia; alle Infrastrutture Altero Matteoli; ai Beni Culturali
Sandro Bondi. E poi alla Funzione pubblica Renato Brunetta; agli Affari regionali
Raffaele Fitto; all’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi; ai Rapporti col Parlamento
Elio Vito; alle Politiche comunitarie Andrea Ronchi. Nasce il Ministero della semplificazione
legislativa, affidato a Roberto Calderoli. Quattro le donne presenti nell’Esecutivo.
Due con portafoglio: Stefania Prestigiacomo all’Ambiente e Maria Stella Gelmini all’Istruzione.
Due senza portafoglio: Mara Carfagna alle Pari Opportunità e Giorgia Meloni alle Politiche
giovanili. Sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Gianni Letta. Dopo il
giuramento di oggi pomeriggio al Quirinale, primo Consiglio dei ministri che conferirà
le deleghe ai ministri senza portafoglio e forse procederà alla nomina dei sottosegretari.
La settimana prossima il nuovo Governo si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia.
A seguire, la prima riunione operativa del Consiglio dei ministri che si svolgerà
a Napoli e si occuperà di rifiuti, Alitalia e dell’abolizione dell’ICI.