2008-05-08 15:09:10

Il presidente Napolitano inaugura la Fiera del Libro di Torino: appello al dialogo delle culture


Si è inaugurata stamani al Lingotto di Torino l’edizione 2008 della Fiera internazionale del Libro, accompagnata da polemiche per la decisione degli organizzatori di invitare Israele come ospite d’onore. Intervenendo alla Fiera, il presidente italiano Giorgio Napolitano ha lanciato un appello al dialogo tra le culture, sottolineando tra l'altro che “non ci può essere dialogo se si nega il diritto dello Stato di Israele ad esistere”. Il diritto all’esistenza dello Stato ebraico – ha aggiunto – “può e deve combinarsi con il diritto del popolo palestinese a dare vita ad un suo Stato”. Gli organizzatori hanno poi sottolineato che l’obiettivo della Fiera è di rendere omaggio alla tradizione letteraria di Israele di cui ricorrono i 60 anni di vita. Sul patrimonio letterario di questo Paese ascoltiamo al microfono di Luca Collodi, Riccardo Pacifici, portavoce della comunità ebraica di Roma:RealAudioMP3


R. – Per fare una citazione biblica, “il popolo ebraico è il popolo del libro”. Certamente è un popolo non solo appassionato di lettura: la società israeliana è profondamente radicata in quelle che sono tutte le attività culturali. C’è una grande passione.

 
D. – Qual è il concetto di cultura che c’è in Israele?

 
R. – Io credo che sia legato al fatto che Israele è una nazione di tante culture, di persone che vengono da Paesi completamente diversi, da mentalità completamente diverse. C’è una cultura che nasce dal mondo laico, profondamente laico, ma che è profondamente ebraica; c’è anche una cultura che invece si ispira profondamente ai valori religiosi ed è forse anche erede di quel meccanismo che c’è nel mondo ebraico della continua e profonda discussione. Basta vedere un po’ cos’è il grande libro sacro dell'ebraismo, il Talmud…

Al centro della rassegna è l’interrogativo “Ci salverà la bellezza?” che sarà lo spunto per dibattiti e iniziative sul concetto di bello nella sua evoluzione e nelle sue diverse codificazioni. Sono previsti inoltre appuntamenti su tematiche religiose e questa sera interverrà il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons. Giuseppe Betori, sul tema “La bellezza della Parola nel nostro tempo. La nuova traduzione della Bibbia CEI”. Alla fiera è presente anche la Libreria Editrice Vaticana (LEV), come spiega al microfono di Luca Collodi il direttore della LEV, don Giuseppe Costa:RealAudioMP3


R. – E’ una presenza tradizionale per l’Editrice Vaticana questo essere a Torino. Quest’anno non abbiamo potuto aprire uno stand tutto nostro, lo faremo certamente l’anno prossimo. Siamo, comunque, presenti nello stand del quotidiano “Il Messaggero”, con tutta una serie di titoli e siamo presenti con l’Associazione Sant’Anselmo ed anche qui con altrettanta presenza di titoli.

 
D. – Don Costa non è la prima volta che la Libreria Editrice Vaticana è presente in appuntamenti nazionali ed internazionali...

 
R. – Certamente non è la prima volta. Posso anzi dire che in futuro questa presenza verrà sempre più rafforzata ed ampliata. E questo perchè l’Editrice Vaticana, soprattutto nelle Fiere internazionali, ha un ruolo importante. L’istituzione del copyright e il desiderio di molti editori di stampare il magistero del Santo Padre spinge l’Editrice ad essere presente.







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