Sviluppare le liberta’ civili: così il neopresidente russo Medvedev nel giorno del
suo insediamento al Cremlino
La Russia ha da oggi un nuovo presidente. Si tratta di Dmitri Medvedev. In una suggestiva
cerimonia al Cremlino è avvenuto il passaggio di consegne tra Vladimir Putin ed uno
dei suoi fedelissimi, eletto alle presidenziali dello scorso marzo con oltre il 70
per cento dei suffragi. Proprio Putin è stato candidato dal neo capo dello Stato come
nuovo primo ministro. Sarà domani la Duma ad approvare la nomina che appare scontata.
Il servizio di Giuseppe D’Amato:
Sviluppare
le libertà civili ed economiche è il compito principale per i prossimi quattro anni.
Questo è uno dei passaggi del discorso inaugurale di Dimitri Medvedev, che poco dopo
le 12.00, ora di Mosca, si è insediato come nuovo presidente russo. Al Cremlino si
è poi tenuta la successiva cerimonia, alla presenza di centinaia di rappresentanti
politici ed economici, nazionali e stranieri. Medvedev ha giurato su una copia della
Costituzione nelle mani del capo della Corte Costituzionale, Valery Zorkin,
a fianco degli speaker dei due rami del Parlamento, Gryzlov e Mironov.
Come vuole la legge, il governo Zukov ha rassegnato le dimissioni accettate dal neopresidente.
Il capo del Cremlino uscente, Vladimir Putin, in un breve discorso ha rivolto i migliori
auguri a Medvedev e ha sottolineato che è importante continuare il corso scelto dal
potere in questi ultimi anni. Trenta salve di cannone hanno concluso la cerimonia.
Imponenti le misure di sicurezza adottate. Il centro della capitale è chiuso al traffico.
Aerei speciali hanno gettato delle sostanze per disperdere le nuvole. La cerimonia
è stata trasmessa in diretta televisiva.
USA-primarie Non
cambia il quadro della corsa democratica alle presidenziali di novembre negli Stati
Uniti. Le primarie di ieri hanno visto la vittoria di Hillary Clinton nell’Indiana
e di Barack Obama in North Carolina. Da New York, ci riferisce Elena Molinari:
Tre settimane
di suspence e tutto è esattamente come prima. Nella tornata elettorale di ieri, Hillary
Clinton si è aggiudicata infatti l’Indiana e Barak Obama il Nord Carolina, entrambi
con buoni margini di vantaggio. Un altro pareggio che lascia inalterata di fatto la
conta dei delegati a favore di uno e dell’altro candidato alla nomination democratica
nella corsa alla Casa Bianca. E non solo, il confronto di ieri non ha messo l’agognata
parola fine ad una gara estenuante che prosegue da inizio anno, rimettendo ancora
una volta in pista la Clinton: l’ha catapultata verso una tornata di primarie che
potrebbe concludersi a suo favore. A partire dalla West Virginia di martedì, infatti,
gli ultimi sei Stati ad andare alle urne hanno caratteristiche favorevoli per la senatrice
di New York. Salvo sorprese, dunque, i democratici potrebbero non sapere chi sarà
il loro candidato fino alla convention di fine agosto.
Iraq Rinviata
a data da destinarsi la quarta tornata di colloqui tra le delegazioni dell’Iran e
degli Stati Uniti sulla situazione in Iraq. Intanto nel Paese prosegue la violenza:
quattro soldati iracheni sono stati uccisi stamani in scontri armati a Mossul con
un commando non identificato.
Afghanistan La NATO ha nominato il
diplomatico italiano Fernando Gentilini alto rappresentante civile dell’Alleanza Atlantica
in Afghanistan.
Petrolio In lieve calo il prezzo del petrolio che
ieri ha toccato l'ennesimo record a 122,73 dollari. Oggi a New York scambiato a 121,74
dollari al barile, 9 cent in meno rispetto alla chiusura di ieri.
Tibet-Giappone A conclusione della visita in Cina, il premier giapponese
Fukuda ha chiesto a Pechino di proseguire il dialogo sul Tibet in modo da rispondere
alle preoccupazioni della comunità internazionale. Dal canto suo, il presidente cinese
Hu Jintao ha esortato il Dalai Lama ad una maggiore sincerità, ammettendo di voler
sabotare le Olimpiadi. Solo domenica scorsa le parti si erano incontrate per colloqui
informali. Intanto, il presidente della Regione Autonoma del Tibet ha annunciato che
la regione himalayana sarà riaperta al pubblico entro la fine di giugno.
Italia-politica Si
concluderanno oggi pomeriggio le consultazioni del capo dello Stato, Giorgio Napolitano,
per la formazione del nuovo Governo. Al Colle sono saliti i maggiori partiti e forse
già in serata verrà conferito l’incarico di premier a Silvio Berlusconi. Stamani il
leader del Popolo della Libertà, parlando dell’esecutivo, ha affermato che ormai la
squadra è pronta; secondo il leader della Lega Nord Bossi il giuramento dei ministri
avverrà già domani.
Zimbabwe-politica E’ stato aggiornato a 25 vittime
il bilancio fornito dall’opposizione degli scontri seguiti alle elezioni del 29 marzo
scorso in Zimbabwe. Si tratta dei manifestanti del Movimento per il Cambiamento Democratico.
Intanto, secondo fonti di stampa, sia il partito del presidente Mugabe che quello
guidato dal leader dell’opposizione Tsvangirai hanno contestato davanti al tribunale
elettorale i risultati delle legislative riferiti ad alcune circoscrizioni. L’Unione
Africana, infine, ha esortato entrambe le parti a garantire uno svolgimento “libero,
trasparente e non violento” del secondo turno delle presidenziali.
Somalia-
rapporto Amnesty In Somalia tutte le parti coinvolte nel conflitto si sono
macchiate di orribili abusi, rapimenti e uccisioni di civili. E’ l’ultima denuncia
di Amnesty International, che ieri ha presentato a Nairobi un rapporto sulla grave
crisi umanitaria e dei diritti umani che affligge il Paese del Corno d’Africa.
India-missile E’
stato testato con successo in India un missile terra-terra a capacità nucleare che
può colpire obiettivi fino a 3500 km. Il lancio è avvenuto dalla piattaforma mobile
al largo dell'isola di Wheller, dinanzi alle coste dell'Orissa. (Panoramica internazionale
a cura di Benedetta Capelli) Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LII no. 128 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
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