La Santa Sede aderisce ai Trattati internazionali sulla protezione dello strato dell'ozono
La Santa Sede ha aderito alla Convenzione di Vienna e al Protocollo di Montreal (e
ai suoi quattro emendamenti di Londra, Copenhagen, Montreal e Pechino) per la protezione
dello strato dell'ozono e la riduzione delle sostanze che lo riducono. Lo Strumento
di adesione è stato depositato lunedì scorso presso la sede delle Nazioni Unite a
New York dall'osservatore permanente della Santa Sede, l’arcivescovo Celestino Migliore.
In
un comunicato della rappresentanza vaticana presso il Palazzo di Vetro, si afferma
che “la Santa Sede desidera incoraggiare tutta la comunità internazionale a promuovere
in modo deciso un'autentica cooperazione tra politica, scienza ed economia”. Questa
cooperazione – prosegue la nota - com'è stato dimostrato nel caso degli accordi sulla
protezione dello strato di ozono, “può raggiungere risultati importanti, che rendono
allo stesso tempo possibile salvaguardare la creazione, promuovere lo sviluppo umano
integrale e aver cura del bene comune, in uno spirito di solidarietà responsabile
e con profonde ripercussioni positive per le generazioni presenti e future”.
“In
conformità con la sua natura e con il particolare carattere dello Stato della Città
del Vaticano, la Santa Sede – rileva ancora il comunicato - attraverso questo solenne
atto di adesione, intende dare il proprio sostegno morale all'impegno degli Stati
per la corretta ed efficace attuazione dei Trattati in questione. A questo scopo -
conclude la nota - esprime il desiderio che, riconoscendo i segni di una crescita
economica che non è sempre stata capace di difendere i delicati equilibri della natura,
tutti gli attori intensifichino la cooperazione e rafforzino l'alleanza tra l'uomo
e l'ambiente, che deve rispecchiare l'amore creativo di Dio, dal quale veniamo e al
quale siamo legati”.