Corea del sud: vocazioni al sacerdozio in un'inchiesta dell'arcidiocesi di Seul
“Presente e futuro dello sviluppo delle vocazioni”: è il titolo del Rapporto diffuso
dall’arcidiocesi di Seul, che raccoglie i risultati di un’inchiesta durata un anno,
condotta nelle diverse diocesi, fra le parrocchie e i fedeli. Il Rapporto, ripreso
dall'Agenzia Fides, è stato curato dal Dipartimento per le Vocazioni dell’arcidiocesi,
in collaborazione con il Centro di ricerca per la pastorale di Seul. Secondo il Rapporto,
il 68,5% degli aspiranti seminaristi ha iniziato a nutrire un certo interesse verso
la vocazione al sacerdozio durante gli anni della pre-adolescenza, nel corso delle
scuole medie. I ragazzi hanno affermato che partecipare a momenti di condivisione,
incontri di riflessione, giornate di ritiro dedicate al discernimento vocazionale,
li ha molto aiutati. L’89% dei sacerdoti intervistati ha confermato questi risultati
affermando di porre molta attenzione ai programmi propedeutici al seminario e al discernimento
vocazionale dei ragazzi quotidianamente, nell’ambito del lavoro pastorale presso le
loro parrocchie. Questo innesca un circolo virtuoso che aiuta i giovani a compiere
scelte coraggiose e decisive per il loro futuro. Padre Luke Koh Chan-geun, Direttore
del Dipartimento per le vocazioni dell’arcidiocesi di Seul, commentando il Rapporto,
ha dichiarato che: “il numero di aspiranti al sacerdozio riflette la fede presente
nella nostra società, nella Chiesa, nella nostra epoca. Una vita di fede senza un
impegno attivo e senza preghiera non genera nuove vocazioni”, ha notato, ricordando
l’importanza di seminare e far crescere il seme della fede e della preghiera nell’ambito
della famiglia. (R.P.)