In India bloccata la marcia per la bonifica dell’area di Bhopal, teatro 23 anni fa
di un disastro ambientale
In India la polizia ha fermato, nei giorni scorsi, un gruppo di 80 persone, tra cui
52 bambini, che chiedevano la bonifica della zona di Bhopal. In questa zona il 2 dicembre
di 23 anni fa si sprigionò una nube tossica in seguito ad un incidente in un impianto
della compagnia Union Carbide. Si stima che subito dopo quella tragedia siano morte
almeno 3500 persone. Negli anni successivi si sono registrati altri 10 mila decessi.
E’ stata inoltre compromessa la salute di migliaia di persone. Secondo attivisti civili
e ambientalisti – rende noto l’agenzia Misna - ancora oggi l’inquinamento tossico
costituisce una grave minaccia. Nel 1989 la compagnia Union Carbide pagò oltre 470
milioni di dollari per risarcire le vittime ma si rifiutò di bonificare l’area. Il
governo del Madhia Pradesh ha reso noto di aver stanziato 220 mila dollari per le
opere di bonifica ma i lavori non sono ancora iniziati. (A.L.)