Nel Burkina Faso, un convegno affronta le problematiche della sanità nei Paesi africani
“La sanità è un diritto fondamentale e in quanto tale l’eccellenza in questo campo
deve essere perseguita da tutti i Paesi africani”. Sono le conclusioni della conferenza
sulla sanità che si è svolta nei giorni scorsi a Ouagadougou, nello Stato africano
del Burkina Faso, e che ha analizzato le ragioni del malfunzionamento dei sistemi
sanitari nel continente. A rafforzare i progressi conseguiti negli ultimi anni stando
a quanto riferito dall’agenzia MISNA - la Conferenza ribadisce “l’assoluta necessità,
per ogni Paese, di destinare almeno il 15% del bilancio al sistema sanitario pubblico”
al fine di “attualizzare le proprie politiche nel settore e migliorare la condizione
dei servizi, troppo spesso non all’altezza degli standard minimi”. I 300 delegati
presenti all’incontro, provenienti da 46 diversi Paesi, si sono confrontati sull’esigenza
di “rafforzare i sistemi d’informazione e sorveglianza” e “promuovere il settore della
ricerca e delle vaccinazioni per le fasce più povere della popolazione” con particolare
attenzione alle donne e ai bambini. Con preoccupazione i convenuti hanno rilevato
nel Paese la “mancata creazione di un adeguato tessuto di operatori e specialisti
del settore sanitario”, dovuta all’insufficienza delle risorse tecniche ed economiche,
ed hanno ribadito l’invito alla comunità internazionale al sostegno allo sviluppo,
“una necessità – si legge nel documento diffuso a conclusione del convegno - tanto
più urgente se si tiene conto della relazione inscindibile tra sviluppo, sicurezza
alimentare e sanitaria, pace e stabilità regionali internazionali”. (C.D.L.)