Domani l'incontro dell'Azione Cattolica con il Papa
L’elezione del nuovo consiglio, l’approvazione del documento assembleare, le conclusioni
del presidente Luigi Alici. Si è articolata così la mattinata di oggi della XIII Assemblea
Nazionale chiamata anche a rinnovare le cariche associative nazionali, cioè presidente
e vicepresidente. Domani l’incontro con Papa Benedetto XVI in Piazza San Pietro, sono
attese oltre 100 mila persone, tutti soci dell’Azione Cattolica. Prima del Papa, la
Messa presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale
italiana. Nel suo intervento, Luigi Alici ha messo in evidenza il ruolo dell’Azione
Cattolica in una società in cui – ha detto – i legami tendono ad essere facoltativi,
le istituzioni rischiano di diventare sempre più neutre e l’individualismo può generare
pericolose forme di stanchezza democratica. Per Luigi Alici la politica deve imparare
ad ascoltare, i media devono saper raccontare la società ed il mondo, le istituzioni,
infine, devono servire il Paese reale, non quello di plastica che, ha sottolineato,
sembra essere sempre di più un Paese frenato, vittima del dibattito tra politica ed
anti-politica, quando l’alternativa vera, più vicina alla gente, da dire ad alta voce,
è tra buona e cattiva politica. Così, guardando ai cambiamenti avvenuti nel panorama
politico italiano, il presidente Alici ribadisce che non si tratta di muoversi tra
statalismo o federalismo ma di realizzare riforme costituzionali condivise, dare vita
ad un federalismo che metta al primo punto la solidarietà e si fondi sulla persona,
sulla sussidiarietà. Quindi “no” ad un federalismo che riproduca uno statalismo in
miniatura, fatto di “capi e capetti” a servizio di lobby e corporazioni. In questa
prospettiva, compito dell’Azione Cattolica è ancora più quello di essere voce e coscienza
critica nella comunità dei credenti e nel Paese. Così elenca cinque piste di presenza:
un’Azione Cattolica che deve avere il coraggio di osare, di testimoniare una profezia
culturale, di sperimentare nuove forme di annuncio, di essere polmone spirituale nella
Chiesa, e spendersi sempre più per il bene comune, per la vita. (A cura di Fabio
Zavattaro)