2008-05-02 11:45:29

La Chiesa celebra la memoria di Sant'Atanasio. Il Papa: pagò con la persecuzione la sua appassionata difesa del mistero dell'Incarnazione


Ricorre oggi la memoria di Sant’Atanasio di Alessandria, vescovo e dottore della Chiesa: Benedetto XVI gli ha dedicato l’udienza generale del 20 giugno 2007 definendolo un “autentico protagonista della tradizione cristiana”. Ripercorriamo la storia di questo grande santo attraverso le parole del Papa. Il servizio di Sergio Centofanti:RealAudioMP3


Sant’Atanasio nasce in Egitto verso l’anno 300: giovane ecclesiastico partecipa al primo Concilio ecumenico convocato dall’imperatore Costantino nel 325 per assicurare l’unità della Chiesa. I Padri conciliari, contro quanto affermato dagli ariani, ribadiscono con forza che Cristo è vero Dio e vero uomo. Atanasio diventa “appassionato teologo dell’incarnazione del Logos, il Verbo di Dio” fatto carne:

 
“Proprio per questo motivo Atanasio fu anche il più importante e tenace avversario dell’eresia ariana, che allora minacciava la fede in Cristo, ridotto ad una creatura ‘media’ tra Dio e l’uomo, secondo una tendenza ricorrente nella storia e che vediamo in atto in diversi modi anche oggi”.

 
Diventato vescovo di Alessandria, Atanasio è contrastato dallo stesso Costantino che per motivi politici voleva rendere la fede più accessibile a tutti i sudditi dell’Impero:

 
“Atanasio … si dimostrò deciso a respingere ogni compromesso nei confronti delle teorie ariane condannate dal Concilio niceno. La sua intransigenza, tenace e a volte molto dura, anche se necessaria, contro quanti si erano opposti alla sua elezione episcopale e soprattutto contro gli avversari del Simbolo niceno, gli attirò l’implacabile ostilità degli ariani e dei filoariani”.

 
Per ben cinque volte Atanasio è costretto ad abbandonare Alessandria passando diciassette anni in esilio. Una sofferenza che avrebbe dovuto rivelarsi provvidenziale. Si reca infatti nel deserto sostenuto spiritualmente dal grande eremita Antonio. Sarà poi infatti Atanasio a diffondere nel mondo gli ideali del monachesimo vissuti nel silenzio e nel nascondimento da Sant’Antonio.
Reinsediato definitivamente nella sua sede, il vescovo di Alessandria può continuare a predicare il mistero dell’Incarnazione ripetendo che il Verbo di Dio “si è fatto uomo perché noi diventassimo Dio”:

 
“L’idea fondamentale di tutta la lotta teologica di Sant’Atanasio era proprio quella che Dio è accessibile. Non è un Dio secondario, è il Dio vero, e tramite la nostra comunione con Cristo noi possiamo unirci realmente a Dio. Egli è divenuto realmente ‘Dio con noi’”.

 
Sant’Atanasio – conclude il Papa – mostra dunque quali siano gli effetti della fede:

 “Abbiamo tanti motivi di gratitudine verso Sant’Atanasio. La sua vita, come quella di Antonio e di innumerevoli altri santi, ci mostra che ‘chi va verso Dio non si allontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramente vicino’”.







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